Per scoprire come passano il tempo libero gli scienziati del CERN, basta guardare il filmato qui sopra – che non è il videoclip musicale di una band heavy metal, ma il divertente esperimento di Piotr Traczyk, fisico in forze al centro di ricerca da dieci anni e appassionato di chitarra da oltre venti.
Dalla fisica alla musica. Unendo le sue due passioni, Traczyk ha fatto suonare il rock nientemeno che alla "particella di Dio". Partendo dai dati presentati durante il fatidico seminario del 4 luglio 2012, quando fu annunciata la scoperta del bosone, ha convertito due grafici (nello specifico quello del canale in quattro leptoni e quello del canale gamma-gamma) in due sequenze di note, rapportandole su una scala cromatica (ossia composta da dodici semitoni). Riprodotte alla velocità giusta, suonavano nelle sue orecchie come i riff di una canzone metal.
Detto, fatto: Traczyk ha composto la partitura della canzone del bosone, arrangiando le due parti di chitarra in modo da renderle un pezzo coerente e inserendo basso e batteria. D'altra parte, come dice nel suo blog dove spiega nel dettaglio la procedura che ha utilizzato: «È pur sempre una canzone metal, in fin dei conti!»
Il videoclip. Composta la musica, non restava quindi che eseguirla e registrare il video. La scelta dell'ambientazione è caduta, come ovvia chiusura del cerchio, sull'auditorium del CERN dove fu annunciata la scoperta. Accompagnato da un amico, Traczyk (sulla destra nel video) si esibisce suonando la chitarra che lui stesso ha costruito ispirandosi per la decorazione al CMS (Compact Muon Solenoid), uno dei quattro rilevatori principali posti lungo l'acceleratore di particelle più famoso del mondo.