All’inizio del secolo scorso era opinione comune che l’universo fosse immutabile e statico, che non avesse avuto un principio e neppure fosse prevedibile una fine. A partire dal 1916, con i calcoli della relatività di Einstein, erano però già presenti i primi elementi della teoria del Big Bang (la grande esplosione che avrebbe fatto nascere il cosmo) che ha avuto negli anni vari sviluppi e interpretazioni. Secondo quella principale, il tempo, lo spazio, l’energia e la materia erano contenuti in un singolo punto di enorme densità. Al momento dell’esplosione avrebbe avuto inizio un’espansione, e nel tempo necessario a battere le ciglia il punto sarebbe diventato grande 100 miliardi di anni luce. Un’esplosione avviene però in un punto preciso... non è stato così per il Big Bang, che ha creato lo spazio stesso. Secondo un’altra teoria, la materia dell’universo sarebbe invece costantemente creata in vari punti. Infine, il cosmo potrebbe essere costituito da universi multipli che producono a loro volta (tramite altrettanti Big Bang), altri universi che ramificano uno sull’altro.