La giornata più lunga dell'anno? In termini strettamente quantitativi, è quella di oggi. Il 30 giugno durerà un secondo in più, rispetto alle canoniche 24 ore.
La mezzanotte arriverà appena più tardi, per l'aggiunta del cosiddetto secondo intercalare: un espediente a cui si ricorre periodicamente per adeguare il tempo coordinato universale (UTC) misurato con gli orologi atomici sparsi in tutto il mondo, all'orario planetario basato sulla rotazione terrestre.
Aspettare un secondo. La velocità di quest'ultima è incostante e difficile da prevedere, per una serie di fattori (come i cambiamenti che avvengono all'interno del nucleo terrestre). Pertanto, periodicamente (statisticamente ogni 18 mesi circa) è necessario aggiungere un aggiustamento temporale di un secondo all'UTC per mantenerlo sincronizzato al più lento giorno solare medio.
L'ultimo secondo intercalare (leap second in inglese) era stato aggiunto il 30 giugno 2012. La data convenzionalmente scelta per questa regolazione è in genere l'ultimo giorno di giugno, o di dicembre.
Problema moderno. A decidere di volta in volta sulla necessità dell'aggiunta del leap second, senza peraltro una regola fissa, è un organismo internazionale chiamato International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS). La prima volta che questo aggiustamento (figlio di un'era in cui dati e misurazioni sono sempre più precise) si è reso necessario è stata nel 1972 e oggi sarà applicata per la 27esima volta.
Conseguenze a catena. Per quanto un secondo possa sembrare poco, la sua aggiunta potrebbe causare problemi di funzionamento ai computer di tutto il mondo. «I secondi intercalare sono annunciati solo sei mesi in anticipo» ha detto alla BBC Peter Whibberley, ricercatore presso il Laboratorio Nazionale di Fisica britannico «ciò significa che computer e software non possono essere programmati con questa aggiunta, che deve essere inserita manualmente».
«Gestire i leap second in modo scorretto può causare mancanza di sincronizzazione nei sistemi di comunicazione, in quelli finanziari e in tutti quei contesti che si basano su una misurazione precisa del tempo». Si pensi agli aeroporti, alle Borse o alle Stazioni Spaziali.
Sull'opportunità o meno di mantenere questo sistema, pertanto ancora si dibatte. E lo si farà anche quest'anno a novembre, nella prossima conferenza delle Radiocomunicazioni Mondiali che si terrà a Ginevra.