I droni, ovvero i velivoli in grado di volare senza pilota, diventano sempre più high-tech e più piccoli. Ecco le ultime novità mostrate alla recente conferenza dedicata ai “gadget” bellici destinati alle forze armate speciali.
“Sembrano modellini di aerei, ma sono un concentrato di tecnologia bellica”
Mini droni - Molti associano il termine “drone”a grandi aerei senza pilota che effettuano incursioni aeree e missioni di sorveglianza in Afghanistan e Pakistan. Un drone, in effetti, è un velivolo in grado di volare senza l'ausilio di un pilota a bordo, ma la principale novità emersa dalla recente conferenza dedicata all'industria delle armi per le forze speciali (Special Operations Forces Industry Conference) è che la nuova generazione di UAV (Unmanned Aerial Vehicle) è molto più piccola, e oseremmo dire, astuta rispetto al passato perché non si limita più solo a spiare il potenziale nemico, ma cerca anche di farlo fuori. Il vantaggio di questi piccoli “soldati volanti” è che non richiedono personale specializzato o ingombranti stazioni di controllo a terra. Né hanno bisogno, come accade per i droni di sorveglianza più grandi, di truppe schierate in attesa di ricevere informazioni critiche da inoltrare ai gruppi di intelligence. Forniscono i dati richiesti a chi ne ha maggiormente bisogno: i soldati sul campo.
La tigre- Qualche esempio del vasto campionario in mostra al Sofic 2010? Eccovi accontentati. Il primo mini drone è TiGER (Tactical Grenade Extended Range) prodotto dall'europea MBDA. Immaginate un paio di granate a mano da 40 mm attaccate a un modellino di aereo il cui compito è fornire supporto a soldati impegnati a centrare un obiettivo, come un cecchino nascosto dietro a un muro o a un edificio. Ebbene, TiGER con le sue ali gonfiabili e controllato a distanza, recapita il “pacchetto esplosivo” direttamente al destinatario senza rischi per il mittente.
E gli l'uccelli - Il volatile Maveric prodotto da Prioria, invece, è un piccolo missile trasportabile (assomiglia a un tubo a forma di uccello) che può volare per un massimo di 90 minuti, scattare foto, scendere in picchiata per scrutare il suolo, o volare oltre i 25.000 piedi di altezza. C'è poi un drone-uccello progettato dai laboratori di ricerca della Air Force statunitense in grado di volare addirittura per una settimana. Entrambi sono pensati per spiare il nemici alla ricerca di armi di distruzione di massa.
Non sono giocattoli - Skate Unmanned Aerial System, altro piccolo drone volante, assomiglia invece a piccolo aereo volante in polistirolo, ma realizzato in polipropilene estremamente resistente, con il motori attaccato al corpo del mini velivolo da due magneti.
Il suo vantaggio è la sua estrema maneggiabilità. Skate decolla come un elicottero e vola come un aereo ad ala fissa. Come altri mini droni, anche lui è dotato di una macchina fotografica in grado di scattare sia di giorno che di notte e si pilota con un controller per PlayStation 3, almeno per ora. Dulcis in fundo, c'è WASP, ovvero il drone più piccolo del mondo che pesa meno di un euro con un'apertura alare di 90 centimetri. È in grado di volare fino a un massimo di 45 minuti da 50 a 1.000 piedi sopra il terreno, ed è dotato di sofisticate telecamere che possono anche effettuare zoom.