La notizia arriva dal Georgia Tech School of Interactive Computing: i robot del futuro potrebbero essere in grado di ingannare umani e altri droidi, ma solo per eseguire i propri compiti. Lo studio è di due ricercatori, che hanno programmato due robot con uno speciale algoritmo.
“Lo studio di due ricercatori insegna ai droidi a capire quando conviene imbrogliare”
Niente più Asimov? – Le famose tre leggi della robotica dello scrittore di fantascienza potrebbero dunque diventare un ricordo della letteratura del passato e non vedere un’applicazione reale nella vita di tutti i giorni. Infatti i due professori americani sono partiti da un differente concetto logico: un robot, per eseguire il proprio compito, potrebbe essere obbligato a imbrogliare e deve essere in grado di valutare se ciò è necessario, o meno, ai fini della sua missione. Ponendosi questo obiettivo hanno condotto studi teorici e pratici, attraverso diversi esperimnenti sul campo, fino a sviluppare l’algoritmo con cui un robot è in grado di determinare quando deve circuire un umano o un’altra macchina intelligente.
Esempi pratici – I due ricercatori universitari hanno studiato l’eventualità che i droidi impegnati in missioni militari debbano creare una falsa traccia o nascondersi dal nemico per non venire catturati. In ambito civile i robot per il soccorso potrebbero invece ingannare la persona da salvare, ad esempio in caso di panico, al fine di renderla calma e collaborativa. La capacità di valutare la situazione e di sapere quando è conveniente circuire il soggetto con cui sta interagendo sono il frutto dell’algoritmo sviluppato dai due professori.
Studi per scopi bellici - I risultati degli studi e degli esperimenti condotti su due piccoli robot, che sono stati finanziati dall’ufficio per la ricerca della Marina Militare Americana, sono stati pubblicati il 3 settembre sull’International Journal of Social Robotics e riguardano appunto l’interazione robot-robot e uomo-robot.