Scienze

I robot da corsa sconfitti dal deserto

Nessuno dei veicoli senza pilota che hanno preso parte al DARPA Grand Challenge è riuscito a vincere: quasi tutti han dato forfait dopo poche centinaia di metri dal via.

I robot da corsa sconfitti dal deserto
Nessuno dei veicoli senza pilota che hanno preso parte al DARPA Grand Challenge è riuscito a vincere: quasi tutti han dato forfait dopo poche centinaia di metri dal via.

Il Team di Terramax prima della partenza. Tra gli sponsor anche Focus. Clicca per ingrandire la foto.
Il Team di Terramax prima della partenza. Tra gli sponsor anche Focus. Clicca per ingrandire la foto.

Doveva essere la gara più pazza del mondo, quella che vedeva la sfida di 15 robot da corsa. È stata invece la più breve. I sofisticati veicoli senza guidatori che hanno partecipato alla Grand Challenge avrebbero dovuto - senza l'aiuto di nessuno - attraversare il deserto che separa Los Angeles da Las Vegas. Ma si sono arresi dopo poco. I due veicoli migliori si sono fermati dopo 11 dei circa 230 che avrebbero dovuto percorrere entro 10 ore.
Partenza fantozziana. È andata peggio per quelli che non sono riusciti neppure a partire: due team si sono ritirati prima della partenza mentre altri sei non sono riusciti che a compiere pochi metri. Per esempio uno è partito al contrario e fortunatamente si è spento dopo pochi metri. Un altro robot ha iniziato a correre vorticosamente in circolo senza volersi fermare. È stato spento via radio dal suo team. Altri due si sono schiantati contro un muro nell'area di partenza.
Focus in gara. Ma per chi è riuscito a partire la gara è stata avvincente… quantomeno per una decina di chilometri. TerraMax, un possente camion a sei ruote sponsorizzato anche da Focus, è riuscito ad accorgersi in diverse occasioni degli ostacoli presenti sulla strada e ha corretto la rotta. Dopo due chilometri e mezzo ha però alzato bandiera bianca perché i suoi occhi elettronici sono andati in tilt.
La maggior parte dei robot sono stati traditi da problemi meccanici, fra cui rotture di freni e assi, e guasti ai sistemi di navigazione satellitare. Nel caso del vincitore morale della gara - Sandstorm - che è riuscito ad andare più lontano, i problemi sono stati causati da un'improvvisa uscita di strada. Comunque la distanza percorsa (oltre 11 chilometri) e la velocità (65 km/h) sono di tutto rispetto e hanno superato ogni precedente record.
Per la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), l'agenzia militare che ha organizzato la gara è stato un successo. L'interesse del Pentagono è infatti promuovere lo sviluppo di tecnologie per costruire mezzi da guerra e da trasporto autonomi. E per questo ha già preannunciato l'intenzione di organizzare un'altra Grand Challenge entro 18-24 mesi. Ma per molti altri osservatori, la meta è ancora molto lontana.

15 marzo 2004
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