Chiamatela pure Sms Art. O Metadata Art se preferite: le forme astratte e colorate, come quella nella foto qui sopra, non sono altro che l'espressione grafica del flusso dei nostri sms. Metadati che diventano arte (digitale).
Il software che fa la magia si chiama, manco a dirlo, PRISM come il programma che permette a Nsa e Fbi di entrare nei server di Google, Apple, Microsoft, Facebook e Aol, per controllare email, video chat, messaggi, al fine di scovare e controllare gli stranieri sospettati di terrorismo o spionaggio. Bay Gross lo studente di Yale di 22 anni che lo ha inventato non nasconde l'ispirazione.
Con una differenza: il suo Prism non è nato per spiare i nostri movimenti attraverso i metadati degli sms. Si limita a prelevare quelli non criptati all'interno del backup di iTunes e li trasforma in un particolare tipo di grafico, lo streamgraph, usato di solito per attribuire forme morbide e organiche a flussi di dati. Il numero di sms che ci siamo scambiati con una certa persona in un arco temporale assume così una forma ondeggiante che concorre con altre forme alla creazione di un flusso.
Prism permette di modificare i colori e di organizzare i metadati per data, popolarità o frequenza dei contatti. Per ora funziona solo su Mac e utilizza i dati degli sms non criptati presi da iTunes. E non è in grado di leggere il contenuto degli sms né di inviare i dati ad alcun server esterno. Quello che fa è semplicemente restiturci una visione più emotiva e romantica dei dati. L'asse x, che rappresenta il tempo, ci svela per esempio come si sono evolute le nostre relazioni, attraverso il numero di sms scambiati con un'altra persona. Della serie: se siete ancora in piena tempesta d'amore, per la fine di un rapporto, forse la maetadata art non vi piacerà.