Scienze

I lavori del futuro

Un team di esperti ha stillato le 70 professioni per il 2030: nuovi lavori, evoluzioni di quelli di oggi e molta fantasia. Ecco le più interessanti.

Nel 1984 la rivista The Futurist chiese allo psicologo Norman Feingold (1914 - 2005) di scrivere un dossier sui nuovi lavori dell'era post-industriale. Apple aveva appena lanciato il suo Macintosh, il papà dei moderni computer dotati di interfaccia grafica e di mouse.
Un oggetto per appassionati di tecnologia ben lontano dal diventare un prodotto di massa, come oggi.
Eppure Feingold capì subito che quella sarebbe stata la chiave di volta e sempre più lavori in futuro sarebbero stati assorbiti dal settore dell'informatica.
Non solo: il suo elenco tenne conto anche delle nuove scoperte in campo medico e dell'impoverimento delle risorse naturali che avrebbe dato nuove prospettive di occupazione all'umanità. Aveva visto giusto.

Le nuove professioni
Quest'anno, a più di 25 anni distanza dal "dossier Feingold", The Futurist ha chiesto ad altri esperti un nuovo elenco di lavori del futuro. I criteri di scelta sono i medesimi che aveva stabilito Feingold. I lavori non sono solo frutto dell'immaginazione di qualche creativo. Ma nascono dall'evoluzione naturale di un vecchio mestiere, dalla combinazione di due o più lavori già esistenti e da nuove necessità e problemi. Un esempio su tutti è il "raccoglitore di energia", ovvero un architetto/ingegnere in grado di raccogliere l'energia cinetica di noi umani e trasformarla in… elettricità. O il "designer di interni di auto intelligenti". Ma scorrendo l'elenco le sorprese non mancano. Nelle pagine seguenti vi presentiamo alcune delle professioni che ci sono sembrate più interessanti.

Molti attori famosi e sportivi non lo sarebbero, senza un bravo agente che cura i loro interessi, suggerendogli le mosse giuste e garantendogli i contratti migliori. Ma nell'era dei social network e di youtube che diffondono immagini e storie di persone comuni a milioni di "spettatori", amministrarsi bene è importante anche per chi non ha (e non desidera) una carriera nello spettacolo o nello sport.
È per questo che in futuro potrebbero nascere dei manager in grado di indirizzare al successo chiunque lo desideri. I futurologi prevedono che sarà una figura a metà strada tra il "personal coach" e l'agente.
Il suo compito? Aiutare le persone a pianificare la propria carriera, mettendo in opera strategie di espansione e curando la comunicazione. Proprio come fossero "marchi" o "divi" ansiosi di conquistare un mercato.
Un capitolo importante della professione sarà quello di far crescere la reputazione virtuale su web (scopri come puoi controllare e migliorare già ora la tua reputazione online).

Non è una buona notizia per chi già soffre dei limiti dei cosiddetti "lavori a progetto", che allontano la sicurezza del posto fisso.

Ma i futurologi prevedono che l'economia degli anni a venire sarà sempre più basata su progetti a tempo, proprio come avviene per i film di Hollywood che assemblano cast e tecnici a seconda dei bisogni delle major. Il meccanismo si estenderà anche ad altre professioni come avvocati, giornalisti, architetti.
L'aggregatore di talenti sarà dunque una figura fondamentale: a lui toccherà mantenere vivo il database dei professionisti migliori sul mercato del lavoro. E orientarsi tra i curriculum dei freelance come un capitano di ventura pronto a salpare per una nuova caccia al tesoro.

Quando le nostre case in un futuro neppure troppo lontano ricaveranno l'energia dai pannelli fotovoltaici e saranno più intelligenti, grazie alla domotica (che prevede apparecchiature e impianti in grado di autoregolarsi senza il nostro intervento), anche i problemi saranno diversi.
All'idraulico e all'elettricista dovranno affiancarsi tecnici in grado di risolvere i guasti delle macchine intelligenti e garantirci che nulla alteri il nostro equilibrio all'interno dell'abitazione.
Ecco che ogni palazzo al posto del custode potrebbe avere un tecnico in grado di intervenire in caso di guasto del sistema. Una sorta di mastro di chiavi con competenze di ingegneria.
Chissà se ritirerà anche la posta…

Non è proprio una novità: già oggi le medicine alternative competono con quella tradizionale nella cura di alcune specifiche malattie. Ma secondo i futurologi siamo solo agli inizi: il trend è in crescita. Tempo pochi anni e appariranno sulla scena medica professionisti a metà tra lo scienziato e il guaritore, cioè medici in grado di dominare la medicina occidentale e quelle orientali, anche in virtù dell'emergere delle nuove economie come India e Cina, profondamente legate a tradizioni mediche differenti da quelle occidentali.

Ti pago se sto bene
Ma a cambiare sarà soprattutto il rapporto con i pazienti. I "guaritori" riceveranno compensi dai pazienti che stanno bene. E non verranno pagati dagli ammalati: verrà applicata insomma ai medici "privati", la stessa regola del servizio sanitario nazionale per si paga il servizio di avere un medico a disposizione in caso di malattia.

L'enciclopedia del web Wikipedia ha da poco festeggiato i suoi primi 10 anni. E il modello di scrittura collettiva e diffusione libera della conoscenza è risultato vincente. Al punto che secondo i futurologi scrivere wiki potrebbe diventare un lavoro: i "wiki writers" dovranno realizzare articoli su richiesta di clienti, desiderosi di saperne di più su un determinato argomento o di diffondere la conoscenza di alcuni temi specifici che stanno a cuore a un'azienda.

Ma sempre nel rispetto delle regole dei wiki, al vaglio dei navigatori del web che li editano continuamente per migliorarli.
Ci sarà poi spazio per i wiki multimediali, composti cioè non di solo testo ma anche di immagini e video. E per i traduttori di wiki che oggi sono perlopiù in inglese, cinese, spagnolo e francese.

L'anno prossimo le scuole elementari della Corea del sud ospiteranno i primi 400 insegnanti robot. Non sostituiranno gli insegnanti regolari, ma li affiancheranno in alcune attività. I futurologi prevedono che entro il 2030 i robot svolgeranno molti compiti utili nell'industria, negli ospedali e in campo militare (dove sono già molto utilizzati). E anche al ristorante e nelle nostre case. Essendo macchine i robot saranno soggetti a guasti. Per aggiustarli ci sarà bisogno di un mix di competenze meccaniche, elettriche e di informatica. Secondo i futurologi per imparare tutto ciò basterà una laurea di primo livello.

La realtà aumentata è la sovrapposizione di elementi virtuali in luoghi reali:
con l'app giusta, per esempio, basta puntare la videocamera del cellulare verso una strada per vedere, immagini o pop-up con notizie e altro in corrispondenza di edifici storici. Ma siamo solo all'inizio: secondo i futurologi da qui a pochi anni la realtà aumentata ci mostrerà cose invisibili agli occhi, create da architetti specializzati in design virtuale. Loro compito sarà far combaciare byte e pietre, in un mix continuo tra reale e virtuale nello schermo del nostro smartphone.
Prepariamoci a vedere com'era una città mille anni prima o una previsione iper-realistica del nostro appartamento dopo… un restyling.

Non c'è bisogno di una palla di vetro per capire che la scienza ripone molte speranze nell'utilizzo in campo medico delle nanotecnologie. Il settore è in crescita e presto nasceranno nuove professioni legate ad esso. I futurologi ne prevedono almeno due: il medico bio-biotico e l'esperto di integratori nanotecnologici.
Il primo, va da sé, dovrà riparare e curare gli impianti nanotecnologici inseriti all'interno del corpo umano, risolvendo rigetti e complicazioni (si tratta pur sempre di innesti).
All'esperto di integratori biogenerativi toccherà invece monitorare gli effetti delle "nanopillole", come lo sperimentale “magic bullet”, capace di scovare cellule ammalate fra migliaia di cellule sane, agganciarle e distruggerle.

RISORSE WEB

L'articolo originale di The Futurist con la descrizione di tutte le 70 professioni per il 2030 si trova qui (in inglese).

L'articolo originale di Norman Feingold pubblicato da The Futurist nel 1984 si trova su
Google Libri.

1 maggio 2011
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