
C’è una buona notizia che giunge
dall’Antartide: a fine settembre 2013, il
ghiaccio che circonda il grande continente ha raggiunto il suo
massimo annuale invernale stabilendo un nuovo
record. Il ghiaccio marino infatti si estendeva su
19,47 milioni di chilometri quadrati. Il precedente record fu di 19,44 milioni di chilometri quadrati e venne raggiunto nel settembre 2012. La mappa qui a fianco mostra l'estensione del ghiaccio del mare intorno all'Antartide il 22 settembre del 2013, quando il ghiaccio si estendeva su un’area dell'Oceano Meridionale mai così ampia fin da quando viene registrata e fotografata dai satelliti. La mappa si basa su dati raccolti dello strumento americano AMSR2 che si trova sul satellite giapponese GCOM-W1. La terra è di colore grigio scuro, mentre il ghiaccio che scende dal continente e si protende in mare è di colore grigio chiaro. Il contorno giallo mostra la distribuzione media del ghiaccio marino per il mese di settembre tra il 1981 e il 2000. Si considera che il mare sia ghiacciato se presa una porzione di mare l’acqua risulta ghiacciata per almeno il 15 per cento. "Per il
secondo anno consecutivo, abbiamo stabilito un record massimo invernale", ha detto Walt Meier, un glaciologo del Goddard Space Flight Center della NASA. "Ma anche se è un record, è solo il
3,6 per cento al di sopra della media 1981-2010. Ciò significa che la differenza tra quest’anno e un anno medio è tale che il bordo dell’estensione di ghiaccio è spostato verso il mare di circa 35 chilometri".
In Antartide la copertura glaciale sul mare raggiunge la sua estensione minima a febbraio o marzo di ogni anno, mentre poi cresce via via fino a raggiungere la sua massima estensione a settembre o ottobre. Il grafico qui sotto mostra la misura massima per ogni settembre dal 1979 ad oggi in milioni di chilometri quadrati. C'è
variabilità di anno in anno, anche se la tendenza generale mostra una crescita di circa il 1,5 per cento per decennio.E’ ovvio che in un mondo che si sta riscaldando e i ghiacci del Polo Nord si sciolgono ad un ritmo mai rilevato tale come in questi ultimi anni, la crescita del ghiaccio antartico sembra un’anomalia e se in effetti lo è va tenuto conto che l’area geografica è molto complessa e forma quasi un mondo a sé. Qui infatti i venti e l’oceano hanno un grande effetto sulla formazione dei ghiacci che al momento prevalgono sul riscaldamento globale del pianeta.