Né monozigoti (identici) né eterozigoti (gemelli diversi), i fratellini nati recentemente a Phoenix, negli Stati Uniti, sono stati definiti “semi-identici” dai medici che hanno scoperto lo strano e unico fenomeno genetico.
Spermatozoi al microscopio elettronico |
Fino ad ora si è sempre pensato che i gemelli possono essere monozigoti, cioè identici, o eterozigoti, cioè diversi tra loro. Da oggi dovremo considerare anche una terza possibilità intermedia. Ad affermarlo sono stati i medici della Banner Good Samaritan Medical Center di Phoenix (Arizona, Usa) che hanno visto venire alla luce una strana coppia di gemelli, né monozigoti né eterozigoti ma piuttosto “semi-identici”.
Più unici che rari
Definire il fenomeno “raro” è poco. Secondo i medici l’evento fortuito potrà anche rimanere unico nella letteratura medica, che peraltro non ha mai riportato casi analoghi se non come remota (e teorica) possibilità. Se infatti nei gemelli monozigoti la fecondazione avviene tra uno spermatozoo e un ovulo e negli eterozigoti tra due spermatozoi e due ovuli, nel caso di Phoenix due spermatozoi hanno fecondato un solo ovulo. I gemelli hanno quindi ereditato lo stesso patrimonio genetico dalla madre ma diversi geni dal padre.
Chimere… genetiche
Che i piccoli dovevano avere qualcosa di strano, però, lo si era capito sin dall’inizio. Se uno dei due infatti era anatomicamente un maschietto normale, l’altro era quello che viene definito “ermafrodito” cioè un individuo con organi genitali ambigui, né totalmente maschili né totalmente femminili. Ciò ha spinto i medici a indagini genetiche approfondite che hanno rivelato che i due bimbi hanno alcune cellule con cromosomi XX (femminili) e altre con cromosomi XY(maschili). Sono in pratica quella che si definisce una coppia di gemelli “chimerici”, cioè con due patrimoni genetici (da parte di padre) , dal nome della creatura mitologica con la testa di leone, il corpo di capra e la coda di serpente. «È difficile dire» afferma Vivienne Souter, il medico parte del team che ha scoperto i gemelli quasi identici «se questa scoperta resterà una semplice curiosità o se potrà aprire interessanti scenari di ricerca». Certo è che imporrà di rivedere molti manuali di genetica.
(Notizia aggiornata al 3 aprile 2007)