Parenti strettissime di Dolly, il primo mammifero clonato della storia, Debbie, Denise, Dianna e Daisy hanno appena compiuto nove anni. Ottenute anch'esse per clonazione, sono pecore di razza Finn-Dorset e un check-up completo sulla loro salute ha decretato che stanno a meraviglia per la loro età, che corrisponde su per giù ai nostri 70 anni. Gli scienziati dell'Università di Nottingham (UK), che le hanno seguite fin dalla nascita, lo hanno comunicato allo EuroScience Open Forum (Esof), importante incontro sulla scienza in corso a Manchester, e i risultati dei test medici escono questa settimana su Nature Communication, rivista scientifica di primo piano.
Debbie, Denise, Dianna e Daisy non sono animali qualsiasi. Sono nate infatti dalla stessa linea cellulare che aveva dato vita alla loro parente più celebre. Hanno insomma lo stesso Dna di Dolly e potrebbero quindi soffrire degli stessi acciacchi che hanno tormentato la pecora più famosa della storia.
acciacchi da cloni. Morta a sei anni per una malattia polmonare, Dolly già mostrava disturbi che di solito si manifestano in animali molto più anziani. In particolare, aveva una forma piuttosto seria di osteoartrite, e portava nel Dna chiari segni della vecchiaia. Quando morì, nel 2003, gli scienziati iniziarono a sospettare che questo invecchiamento accelerato potesse essere legato proprio alla clonazione che l'aveva fatta nascere, e che tutti gli animali ottenuti allo stesso modo potessero subire la stessa sorte. Lo studio dell'Università di Nottingham voleva quindi verificarlo.
Non solo. Poiché molti animali muoiono poco dopo la nascita per gravi malformazioni, oppure vengono abortiti, i ricercatori hanno cercato di capire se la clonazione possa determinare anche anomalie di entità più lieve in esemplari apparentemente in salute. Se ci fossero, queste anomalie dovrebbero manifestarsi nel tempo, causando malattie negli adulti.
Né vecchie né malate. Gli esami medici hanno tuttavia dato risultati rassicuranti: nessuno degli animali analizzati mostra i segni di una vecchiaia accelerata, né ha patologie importanti (oltre alle quattro gemelle di Dolly, si sono studiate altre nove pecore clonate, tutte fra i 7 e i 9 anni d'età). La pressione arteriosa e la glicemia sono perfettamente nella norma, anche se l'artrosi inizia a comparire in molti esemplari, ma con una tempistica perfettamente compatibile con la loro età. Insomma, anche se la clonazione resta un procedimento poco efficiente «gli animali che sopravvivono sono sani e invecchiano normalmente» conclude lo studio.