Ricordate la GIF virale sul global warming che tanto è circolata in Rete qualche tempo fa? Ed Hawkins, autore di quell'animazione, ha da poco realizzato un'altra, immediata rappresentazione dei cambiamenti climatici.
Lo scienziato dell'Università di Reading, autore di uno dei rapporti dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), è riuscito a radunare in una sola immagine le anomalie nelle temperature medie annuali dal 1850 al 2016 (rispetto al periodo di riferimento 1961-1990).
I dati relativi a ciascun anno rilevati dal MET Office britannico, sono stati accostati in 167 mappe, usando la tecnica grafica degli Small Multiple, ossia piccole rappresentazioni multiple facilmente comparabili. Una giustapposizione che fa balzare subito all'occhio alcune peculiarità.
Grigio e rosso. L'abbondanza di pixel grigi nella parte superiore della mappa è legata alla scarsità di stazioni meteorologiche e satelliti prima del ventesimo secolo.
Ciclicamente, si possono poi notare gli effetti delle oscillazioni climatiche di El Niño e La Niña alle latitudini tropicali del Pacifico: in particolare si osserva un record positivo di temperature (pixel rossi) causato da El Niño tra il 1997 e il 1998.
Falso blu. Evidenti anche la drammatica serie di temperature record degli ultimi 3 anni, e il rapido riscaldamento dell'Artico rispetto al resto del pianeta. Quella strana anomalia fredda sopra alla Groenlandia (pixel azzurri e blu) sarebbe invece legata al massiccio afflusso di acqua dolce di fusione dei ghiacci dell'isola. E quindi, ancora una volta, al global warming.