Una navicella nipponica ha scoperto due grossi buchi nella stella del nostro sistema, che sparano materiale solare nello spazio.
“Satellite giapponese fotografa i buchi da cui esce il gas che genera il “vento solare””
Immagini dallo spazio - Le immagini, prese dal satellite giapponese Hinode, impegnato nell’osservazione del Sole, sono datate Primo Febbraio e mostrano chiaramente due grossi buchi oscuri agli estremi opposti del sole. Conosciute come “buchi coronali”, queste aperture permettono al gas di uscire e propagarsi nello spazio, uscendo dalla caldissima atmosfera esterna del Sole, dove diventano il fenomeno noto come “vento solare”.
Tempesta del sole - I venti solari colpiscono il nostro pianeta a velocità di 400 km al secondo contribuendo nei casi più estremi a creare le tempeste solari. Alcuni ufficiali della NASA hanno dichiarato che "…i buchi sono relativemante freddi, al confronto compared con le regioni limitrofe. La temepratura più fredda è anche una delle ragioni per cui hanno un’aspetto così scuro”.
La corona - La scoperta dei buchi solari potrebbe aiutare gli scienziati a capire uno dei misteri della nostra stella: come mai l’atmosfera del Sole, la sua “corona” ha una temperatura che è milioni di gradi più alta della sua superficie. Anche se di norma non è visibile a occhio nudo, la corona risulta un cerchio più chiaro, composto da gas, che è visibile durante le eclissi solari.
Pericoli per la Terra? – il Professor Mike Wheatland dell’Università di Sydney afferma che alcuni degli effetti visibili sulla Terra potrebbero sono causati da altre attività solari, non dai buchi appena scoperti: "Anche se queste immagini dono di indubbia bellezza, non riusciamo a vedere un qualche effetto che i buchi hanno sulla Terra”.
Missione sole - L’osservazione del Sole da parte del satellite Hinode è cominciata nel 2006, anno di lancio della navicella. Lo scopo è studiare il Sole per riuscire a comprendere i meccanismi che alimentano l’atmosfera solare e guidano le eruzioni solari. La missione è un progetto collaborativo della NASA e altre agenzie spaziali: Giappone, Gran Bretagna, Norvegia, Europa e il Centro di osservazione Astronomica Nazionale Giapponese.