Si dice che i più grandi scienziati siano anche i più capaci di autoironia. Di certo ce ne vuole parecchia, per accettare di buon grado di essere insigniti di un IgNobel, il premio alle scoperte scientifiche che "prima fanno ridere, e poi riflettere". I vincitori dell'IgNobel 2024, annunciati nella serata del 12 settembre nella prestigiosa cornice del Massachusetts Institute of Technology, sede originaria del premio dal 1991 al 1994 prima che fosse spostato prima ad Harvard e poi online, non hanno deluso le aspettative degli amanti dei risvolti più bizzarri della ricerca accademica. [Qui tutti i riferimenti dei paper premiati]
Far entrare aria... da dove esce. L'IgNobel alla fisiologia è stato conferito a un team di scienziati giapponesi e americani per aver dimostrato che molti mammiferi, inclusi topi e maiali, sono in grado di respirare con l'ano, perché possono assorbire ossigeno nella circolazione sanguigna se viene loro somministrato attraverso il retto.
Anche se l'argomento può oggi far sorridere, il gruppo si era interessato al tema della ventilazione enterica, come è tecnicamente chiamata, durante i primi mesi della pandemia di covid, quando gli ospedali di tutto il mondo erano disperatamente alla ricerca di ventilatori meccanici per supportare i pazienti in crisi respiratoria. Le loro indagini erano state inizialmente ispirate dalle capacità del cobite (fam. Cobitidae), un piccolo pesce d'acqua dolce che sopravvive alla carenza di ossigeno grazie alla capacità di respirazione del suo intestino.
Piccioni viaggiatori. L'IgNobel per la Pace è stato assegnato postumo allo psicologo statunitense Burrhus Skinner (1904-1990), padre del condizionamento operante (che comporta tra le altre cose la tecnica del rinforzo, il premiare un comportamento positivo per facilitarne l'apprendimento). Tra i tanti esperimenti più "seri" Skinner, uno degli psicologi più influenti del Ventesimo secolo, né elaborò, nel 1940, anche uno folle che prevedeva di collocare piccioni vivi all'interno dei missili per guidarne la traiettoria, in un'epoca in cui ancora non esistevano le armi guidate. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il progetto fu abbandonato, nonostante i primi test, con piccioni imbragati in uno speciale telaio che si spostava in base ai movimenti del capo degli animali, si fossero dimostrati molto incoraggianti.
Vermi ubriachi e piante in pose plastiche. Sempre gli animali sono protagonisti dell'IgNobel per la fisica, andato a un gruppo statunitense che ha dimostrato che anche una trota morta può nuotare, e dell'IgNobel per la Chimica, assegnato a un gruppo di Amsterdam che ha sfruttato la cromatografia (una tecnica di separazione delle componenti di una miscela) per distinguere i vermi sobri da quelli ubriachi.
Scienziati tedeschi e statunitensi hanno vinto l'IgNobel per la Botanica per aver dimostrato che le piante vere imitano le forme delle foglie di quelle di plastica se collocate vicino a esse, un fatto che ha portato il team a ipotizzare che le piante "vedano".
Placebo dolorosi. L'IgNobel per la Medicina è andato a scienziati di Svizzera, Germania e Belgio che hanno scoperto che un falso farmaco che provoca effetti collaterali dolorosi può essere più efficace di un falso farmaco senza effetti collaterali dolorosi. In pratica, in certi casi gli effetti collaterali potrebbero aumentare l'efficacia di una terapia.
Ricercatori di Francia e Cile hanno vinto l'IgNobel per l'anatomia per la scoperta del fatto che, benché la maggior parte delle persone abbia i capelli sul cuoio capelluto disposti in senso orario, ci sono più eccezioni a questa regola nell'emisfero meridionale. I ricercatori hanno confrontato le direzioni dei capelli a quelle prese dai tornado, che risentono dell'effetto di Coriolis e che tipicamente hanno venti che ruotano in direzioni diverse nell'emisfero settentrionale e meridionale. Ma i capelli non sembrano essere soggetti alla stessa regola.
101 anni? Sei sicuro? Una cinquantina di scienziati, soprattutto olandesi, ha dimostrato con i lanci di 350.757 monete la validità di una teoria sulla probabilità che vuole che quando si lancia una moneta, essa tende più spesso a ricadere nella stessa posizione da cui è partita. In altre parole, come in precedenza ipotizzato dal matematico della Stanford University Persi Diaconis, il lancio di una moneta non sempre il metodo migliore per effettuare una scelta del tutto casuale. La perseveranza di questi ricercatori è stata premiata con l'IgNobel per... la probabilità.
L'IgNobel per la demografia è andato a scienziati dell'Università di Oxford che hanno scoperto che, molto spesso, le persone sulla carta più longeve sono vissute in luoghi che avevano registri delle nascite e dei decessi molto scadenti.
Finale col botto. L'IgNobel per la biologia è stato assegnato a due scienziati USA che nel 1940 avevano osservato come varia la produzione di latte nelle mucche quando si fa esplodere ripetutamente un sacchetto di carta accanto a un gatto che sta sul dorso. Dell'esperimento è stata fornita, nell'irriverente cerimonia anche una dimostrazione pratica, per fortuna usando un umano in costume da mucca e un gatto giocattolo.