Scienze

Guerra in Ucraina: pericolo alla centrale di Chernobyl?

Nel primo giorno di guerra in Ucraina, l'area della centrale nucleare di Chernobyl è caduta nelle mani dei soldati russi. Secondo alcuni, si tratta di una grave minaccia per l'Europa. Quali sono i rischi di combattimenti così vicini agli impianti?

Le truppe russe hanno occupato l'intera area di Chernobyl dopo pesanti combattimenti. Nika Melkozerova, giornalista di The New Voice of Ukraine, ha riferito in un tweet che le forze russe hanno incontrato la "feroce resistenza" dei soldati ucraini. Sulle possibili conseguenze di scontri in quest'area le voci si rincorrono. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha detto alla Reuter: «È impossibile affermare che la centrale nucleare di Chernobyl sia al sicuro dopo un attacco totalmente inutile da parte dei russi. Questa è una delle minacce più gravi oggi in ​​Europa». È davvero così?

La zona attorno a Chernobyl è stata chiusa dopo il disastroso incidente del 1986 ed è uno dei luoghi più radioattivi al mondo. In quell'anno, due gigantesche esplosioni all'impianto fecero saltare la copertura da 1.800 tonnellate di peso, con conseguente ricaduta di materiale radioattivo su un'area di 2.600 km quadrati. L'area fu considerata inabitabile dall'uomo per i successivi 24.000 anni.

Secondo l'esperto in ingegneria nucleare Bruno Merk, dell'Università di Liverpool (Inghilterra), il rischio che il materiale nucleare radioattivo venga disperso dal luogo di stoccaggio a causa del conflitto è basso. «Penso che finché non ci dovesse essere un attacco deliberato, il rischio è contenuto», afferma: «... ma se ci fosse un atto deliberato, le cose potrebbero essere diverse.» Non dovrebbero esserci nemmeno troppi rischi legati al mancato monitoraggio dei sistemi di sicurezza da parte degli scienziati a causa della situazione: ci sono alcuni mesi di margine prima che si possa notare un aumento delle radiazioni rispetto al livello di base.

La situazione attuale. Attualmente il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl e le sue immediate vicinanze sono avvolti, dal 2019, dal New Safe Confinement, chiamato anche "Sarcofago" o "Arka". Lo scopo è quello di contenere le radiazioni emesse dal materiale della centrale e dal nucleo del reattore, ancora altamente radioattivi, oltre a proteggere ciò che rimane di quella zona della centrale da "fenomeni" esterni (soprattutto atmosferici) - e a proteggere mezzi e persone che operano all'esterno.

Il New Safe Confinement è stato costruito a 180 metri dal reattore ed è la più grande struttura mobile terrestre mai realizzata al mondo. Per avere un'idea delle dimensioni basti pensare che pesa 25.000 tonnellate, è alta 110 metri ed è larga 165 metri. Per costruirla sono stati impiegati 1.200 uomini ed è costata 2 miliardi e 150 milioni di euro. Una volta pronta è stata fatta scivolare sull'edificio del reattore 4 lungo binari appositamente costruiti, e ci sono voluti 2 giorni di lavoro per percorrere quei 165 metri.

Il sarcofago è stato progettato per durare un centinaio di anni e per resistere a temperatura da -43 a +45 °C e a tornado di forza 3, con venti a oltre 300 km all'ora. Nessuno però avrebbe mai pensato che potesse trovarsi al centro di un conflitto.

Le scorie. Vicino a Chernobyl è in costruzione una struttura per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, fabbricato da Nukem Technologies. Non è chiaro quale sia lo stato attuale dei lavori, che comunque dovrebbero permettere il contenimento di rifiuti temporanei ad alta attività radioattiva e rifiuti di livello intermedio e basso a lungo periodo.

25 febbraio 2022 Luigi Bignami
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