Mentre Curiosity lavora sodo sul Pianeta Rosso, un altro rover "gemello" sta prendendo confidenza con un luogo un po' meno inospitale: la Groenlandia. GROVER, un nuovo robot per l'esplorazione terrestre ideato dagli studenti di un campus del Goddard Space Flight Center della Nasa, ha iniziato la scorsa settimana una fase di test tra i ghiacci dell'isola, con il compito di analizzare, con il potente strumento radar che porta a bordo, gli strati di neve che formano il pack.
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Il rover, che si sposta su due cingoli da neve, funziona a energia solare, una caratteristica che gli permette di lavorare giorno e notte, senza sosta, durante la lunga estate artica, e di spostarsi sul precario strato di ghiaccio senza inquinare. Un doppio set di pannelli solari disposti a "V" ricava elettricità dai raggi del sole e dal riverbero della luce sulla neve.
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GROVER, che sta per Greenland Rover o Goddard Remotely Operated Vehicle for Exploration and Research, è alto 2 metri, pesa poco più di 360 chili e si muove a una velocità di 2 chilometri orari. Il radar che reca a bordo, alimentato da due batterie ricaricabili, manda impulsi radio allo strato di ghiacci: le onde rimbalzano in modo diverso a seconda dello spessore e delle caratteristiche delle nevi sottostanti, informando gli scienziati sulla loro consistenza.
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Con l'aiuto del rover gli scienziati della Nasa potranno studiare, con un mezzo più economico rispetto a velivoli e satelliti, lo stato di salute dei ghiacci della Groenlandia, che la scorsa estate, complici le alte temperature, hanno subito un disgelo del 97% in soli quattro giorni.
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