La notizia arriva da Google: un loro ingegnere è stato licenziato per aver violato la loro politica di sicurezza interna. In pratica spiava i dati personali degli utenti.
“Il caso riguarda la violazione della Privacy di alcuni utenti, anche minorenni”
Non è la prima volta – Stando alle informazioni che circolano in Rete, Google ha ammesso che non si tratta del primo caso in cui un loro dipendente accede ai dati di molteplici utenti per diletto personale, il controllo degli accessi ha comunque permesso all’azienda di risalire ai responsabili. David Barksdale, questo il nome del contravventore, è entrato negli account di alcune persone, tra cui 4 minorenni, ed è stato subito licenziato. Secondo l’azienda di Mountain View in passato c’è stato un solo altro caso simile, cifra che pare irrisoria se si conta che Google ha più di 20.000 dipendenti. E, anche per la precedente violazione, il lavoratore fedigrafo è stato prontamente licenziato.
Non è una novità – La questione Privacy e accesso a dati personali è in continua evoluzione, quasi esponenziale, nel mondo dei servizi digitali. Infatti a inizio di quest’anno anche due dipendenti di Facebook erano stati licenziati per il medesimo vizietto: accedevano, senza alcun permesso, ai dati personali degli utenti del servizio.