Ti sei costruito una piscina in giardino? Con il caldo che fa c’è solo una cosa da dire: beato te! Non vorremmo però essere nei tuoi “costumi” se non l’avessi dichiarata al fisco visto che i sistemi di controllo del governo stanno usando Google per “beccarle” sulle mappe.
“La cittadina di Riverhead a Long Island ha scoperto ben 250 piscine non autorizzate”
Grande idea – Nei momenti di difficoltà si aguzza l’ingegno. Ed è proprio quello che aveva fatto la Grecia all’indomani della crisi che l’aveva portata sull’orlo del collasso finanziario. Per risanare i conti pubblici, il Governo di Atene, notoriamente tecnofobico, ha iniziato a usare i servizi messi gentilmente a disposizione dalle Google Maps e da Google Earth per stanare gli evasori fiscali, partendo da coloro che non avevano dichiarato la piscina. Te la sei costruita in giardino? Allora la prova è sicuramente nelle immagini satellitari.
Bagnetti proibiti – Se l’hanno fatto i greci, lo facciamo anche noi. Così anche la città di Riverhead a Long Island, nello stato di New York, si è messa a scrutare dall’alto e ha scovato circa 250 piscine non “autorizzate” sul suolo cittadino. Un’operazione che le ha fruttato ben 75.000 dollari in multe e tasse dagli accaldati proprietari.