Ma a noi interessa in particolare quel che ha realizzato il lungo e incessante lavoro del fiume Dezzo nel corso degli ultimi 4 - 5 milioni di anni, autore del canyon della Via Mala. Ma come può un
torrente di montagna scavare un simile “orrido”?
Inizialmente gli eventi geologici avevano creato una
frattura (i geologi la chiamano “faglia”) che ha immediatamente richiamato le acque superficiali. Queste hanno iniziato il loro incessante lavoro di
erosione.
Inizialmente il torrente finiva sopra l’area dove oggi vi è l’abitato di Corna o di Angolo (la cosa è incerta) con una cascata. Poi il salto è regredito, ossia si è spostato via via verso monte lasciando la strettissima valle che oggi forma l’orrido (vedi disegno).

Le gole dell'Alcantara
Anche in Sicilia
Un altro esempio è il canyon di Alcantara in Sicilia. Questo canyon non ha la sua primitiva origine nell’acqua, ma in frattura formatisi all’interno di imponenti
colate laviche.
In alcuni punti le sue pareti si ergono per 40-50 m dal livello del fiume e allargando le braccia si possono quasi toccare le due pareti della gola. Si cammina cioè, proprio nel cuore di varie e imponenti colate laviche che vennero eruttate circa 300.000 anni fa. Una volta raffreddata e diventata roccia, quelle colate laviche sono state frantumate da una serie di
terremoti che hanno iniziato a formare la forra. L’acqua poi, ci ha messo la sua azione e la sua forza, andando in profondità. Il fatto che non sia stata l’acqua ad essere l’agente principale nel formare il canyon lo si intuisce osservando le rocce delle pareti che lo formano, le quali hanno spesso spigoli vivi che non potrebbero esistere se l’erosione dell’acqua avesse agito fin dall’inizio.

Le gole di Celano
E per terminare ancora due esempi. Uno dei più suggestivi canyon, dove ci si può addentrare a piedi tra due alte pareti rocciose che in alcuni punti raggiungono i
190 m d’altezza e solo 3 metri in larghezza, sono le
Gole di Celano (foto a destra) che si trovano nell’Appennino centrale.
Il canyon intaglia rocce di tipo calcareo o molto simili dove l’azione dell’acqua ha avuto gioco forza nel realizzare l’intaglio.
Spettacolare è anche la
Gola di Gorropu, un canyon che si trova nel Supramonte in Sardegna. Anch’esso scavato in rocce calcaree possiede pareti che in alcuni punti sprofondano per circa 500 metri.
Una caratteristica che lo rende uno dei canyon più profondi d’Europa. Le rocce carbonatiche hanno racchiuso in sé una grande quantità di fossili che ci raccontano di un mare vecchio di oltre 100 milioni di anni. Ma l’inizio della storia del canyon è molto più vicina a noi, quando cioè l’acqua ha iniziato a scorrere in una grande frattura in enormi quantità, facendo sentire la sua azione soprattutto durante le piene.