Si è sempre pensato che l’uomo di Neanderthal si fosse estinto con l’arrivo in Europa dei Sapiens. Ora, alcuni oggetti trovati a Gibilterra rivelano che i due gruppi hanno convissuto per millenni.
![]() |
Due teschi di un uomo di Neanderthal (Homo neanderthalensis) a sinistra e uno di sapiens sapiens (a destra). |
Seduzioni impossibili
Sembra dunque provato che l’uomo di Neanderthal, prima di estinguersi definitivamente, abbia convissuto per diversi millenni sul suolo europeo con l’homo sapiens. Gli antropologi sono comunque scettici sul fatto che le due specie, pur essendo sicuramente entrate in contatto tra loro, siano riuscite a incrociarsi . Le analisi condotte sui resti fossili di diversi uomini di Neanderthal evidenziano come la loro struttura genetica fosse sostanzialmente diversa da quella dell’uomo moderno. Se anche le due specie si fossero incrociate, i geni dell’uomo di Neanderthal non sarebbero dunque sopravvissuti al processo evolutivo.
Misteri svelati
La scoperta di Finlayson sembra quindi risolvere anche il mistero del bambino di Lagar Velho: si tratta dei resti di un individuo scoperto in Portogallo e databile intorno ai 24.500 anni fa, la cui giovane età ha reso fino a oggi assai difficile la catalogazione come ibrido tra uomo di Neanderthal e homo sapiens, anche perché si riteneva che in quel periodo il primo fosse già scomparso dal pianeta.
Al caldo si sta meglio
Secondo i ricercatori, l’uomo di Neanderthal avrebbe trovato nell’Europa meridionale delle condizioni ambientali particolarmente favorevoli che gli avrebbero permesso di sopravvivere un po’ più a lungo che nelle altre zone della Terra. La loro estinzione definitiva sarebbe quindi da imputare al loro sempre più ristretto numero, e non a uno sterminio compiuto dall’homo sapiens.
(Notizia aggiornata al 14 settembre 2006)