Negli ultimi mesi, le pagine scientifiche di siti e quotidiani sono state dominate dalle notizie a tema covid. Nel frattempo, la ricerca su altri temi è - faticosamente - proseguita nell'ombra, e ora si prepara a vivacizzare il panorama scientifico dell'anno che verrà. Quali traguardi e scoperte possiamo aspettarci, nel 2021? Il sito di Nature ha fornito alcune interessanti previsioni.
1. Il ritorno del global warming
Il titolo è chiaramente provocatorio: l'anno della covid non ha prodotto miglioramenti destinati a durare nelle emissioni di gas serra e ha anzi di fatto rallentato i negoziati per implementare gli ormai lontani accordi di Parigi (era il 2015...). Qualcosa però è cambiato: gli Stati Uniti hanno eletto un nuovo Presidente, che ha promesso di ripristinare la leadership americana nella lotta ai cambiamenti climatici e di rientrare negli accordi sul clima, dopo la politica del suo predecessore. Il momento della verità arriverà a novembre con la Conferenza sul Clima di Glasgow, che prevede un nuovo giro di "buoni propositi" per tagliare le emissioni dannose. Unione Europea e Cina hanno già reso note le intenzioni di raggiungere la neutralità carbonica rispettivamente entro il 2050 e il 2060; qualcuno rilancerà?
2. Chiarezza sulle origini della pandemia
A gennaio una commissione di scienziati dell'OMS arriverà a Wuhan per la seconda fase delle ricerche sull'evento che ha determinato il passaggio all'uomo del coronavirus SARS-CoV-2. Le indagini partiranno da carne e animali venduti al mercato di Wuhan per ricostruire a ritroso la provenienza di quei capi di bestiame e la loro origine geografica. Questi studi potrebbero durare anni, ma qualche notizia significativa è attesa già per la fine del 2021.
3. I vaccini alla resa dei conti
Se il 2020 si è chiuso con l'arrivo dei vaccini anti-covid, sarà il 2021 a decretarne - si spera - il successo. Oltre ai primi effetti della vaccinazione di massa si attendono buone notizie sul fronte dei vaccini ancora in fase di sviluppo, più facili da conservare e distribuire rispetto a quelli di Pfizer-BioNTech e di Moderna.
Negli USA sono ormai giunti alla Fase 3 di sperimentazione i vaccini di Novavax e Johnson & Johnson. Il primo, che punta a stimolare il sistema immunitario introducendo un frammento non infettivo di virus (la proteina spike) potrebbe essere prodotto in grandi quantità (si parla di due miliardi di dosi all'anno). Il vaccino di Johnson & Johnson ha invece la particolarità di richiedere una dose soltanto, un fatto che potrebbe rendere più agile e veloce la somministrazione là dove la distribuzione è più complessa.
4. Scienza senza barriere
Nel 2021 dovrebbe finalmente diventare operativo Plan S, un'iniziativa per la promozione della scienza open-access promossa da 20 organizzazioni di finanziamento della ricerca. L'idea è richiedere l'immediata estensione del libero accesso per tutti gli articoli scientifici relativi alle ricerche supportate con finanziamenti pubblici, che diventerebbero da subito liberamente consultabili senza abbonamenti né embarghi. Il progetto punta a incoraggiare la fruizione gratuita della scienza e potrebbe rivoluzionare le politiche di molte riviste scientifiche.
5. Traffico su Marte
A febbraio 2021 dovrebbe arrivare sul Pianeta Rosso la missione cinese Tianwen-1, con un trio di lander, rover e orbiter marziani che esploreranno geologia, clima, struttura interna e campi magnetici marziani con un totale di 13 strumenti. Nello stesso periodo è atteso l'ammartaggio del rover della NASA Perseverance e l'immissione in orbita della sonda marziana Hope degli Emirati Arabi Uniti: tre missioni che faranno a gara per rubarsi la scena.
6. La ricerca sulle cellule staminali
Sono attese per il 2021 le nuove linee guida dell'International Society for Stem Cell Research (ISSCR), l'Associazione internazionale per la ricerca sulle cellule staminali, un'organizzazione indipendente che ha sede negli Stati Uniti.
Le nuove indicazioni dovrebbero regolamentare l'utilizzo di cellule staminali (cellule capaci di trasformarsi in diversi tipi di altre cellule) per ottenere strutture simili alle fasi iniziali degli embrioni umani che possano essere utilizzate per scopi di ricerca, senza ricorrere ad embrioni veri e propri.
Questa possibilità permetterebbe di superare il limite legale (ed etico) imposto in molti Paesi per lo studio scientifico di embrioni in vitro, che al momento è di due settimane al massimo dalla fecondazione. Estendere questo limite consentirebbe di far luce, innanzi tutto, sulle cause più frequenti di aborti spontanei precoci.
7. Un'altra discussione sulla ricerca contro l'Alzheimer
Nel 2021 si saprà qualcosa circa la possibile approvazione, negli Stati Uniti, dell'aducanumab, un farmaco a base di un anticorpo che prende di mira la proteina beta-amiloide, caratteristica principale delle fasi avanzate della malattia. I risultati di fase 3 sono arrivati a conclusioni contrastanti e il comitato indipendente consultato dalla FDA non ha espresso un parere entusiasta sul trattamento, concludendo che i dati disponibili non supportano il suo utilizzo. L'anticorpo, che non è privo di potenziali effetti collaterali, avrebbe però il merito di provare a contrastare la progressione della malattia e non soltanto i suoi sintomi, come la perdita della memoria.
8. Il lancio del successore di Hubble
A ottobre dovremmo assistere al tanto atteso lancio del James Webb Space Telescope, il più grande e potente telescopio spaziale mai costruito.
La NASA spera che il successore di Hubble, costato 8,8 miliardi di dollari, possa avere lo stesso impatto rivoluzionario di Hubble, lanciato nel 1990.
9. Buchi neri e stelle di neutroni
Il 2021 potrebbe aprire la strada a nuovi modi per individuare treni di onde gravitazionali. Sfruttando le pulsar (stelle di neutroni magnetizzate e in rapida rotazione) come "fari cosmici", e misurando gli effetti che la distorsione dello spaziotempo ha sui loro impulsi regolari, si potrebbero cogliere le increspature prodotte da coppie di buchi neri supermassicci in fase di fusione (coalescenza).
10. Brexit
L'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea ha creato incertezze anche nel mondo accademico: le ricadute di questo divorzio sui finanziamenti alla ricerca scientifica e sulla libera circolazione di studenti e ricercatori da tutto il mondo si faranno sentire a lungo, a cominciare dal 2021.