In estate si verificano sempre più ondate di caldo eccezionale, che portano i termometri di tutta Italia verso i 40 °C e anche oltre. Ma, sensazione di disagio a parte, che cosa succede al nostro corpo quando è costretto a convivere per lunghi periodi con temperature così elevate?
CuorE MATTO. Man mano che la temperatura esterna sale, i vasi sanguigni si dilatano. Di conseguenza la pressione scende e il cuore deve fare più fatica per far arrivare il sangue fino alle estremità del corpo.
Le alte temperature, unite a un alto tasso di umidità, fanno aumentare notevolmente la sudorazione provocando una perdita di sali minerali.
L'insieme di questi fenomeni può causare giramenti di testa, vertigini, nausea, crampi muscolari, senso di spossatezza, mal di testa, stanchezza. E se la pressione sanguigna scende eccessivamente, il rischio di infarto si fa concreto.
Siamo fatti così. Perché succede? Il nostro organismo è "progettato" per temperature di circa 37°C: troppo caldo o troppo freddo lo mettono in crisi. Quando il caldo diventa eccessivo, il fisico impiega molte energie per raffreddarsi: i vasi sanguigni si dilatano e la pelle si ricopre di sudore, così che la traspirazione possa favorire l'abbassamento della temperatura corporea. Ma se l'aria è umida il sudore non evapora, il sistema di raffreddamento non funziona e i rischi aumentano.
Caldo da morire. Di caldo infatti si può morire: secondo le stime delle autorità sanitarie europee, nei paesi dell'Unione colpiti dalle recenti ondate di caldo i morti in più rispetto alle medie degli anni scorsi (Covid escluso) sono stati davvero tanti: nella settimana tra l'11 e il 17 luglio la Spagna ha contato 510 decessi per il caldo, mentre in Portogallo le vittime, nello stesso periodo sono state più di 1000.
Occorre tenere presente che alcune medicine possono aumentare i rischi causati dal caldo: chi assume diuretici, che favoriscono la perdita di liquidi, o farmaci contro l'ipertensione, dovrebbe sentire il proprio medico per verificare la terapia. Allo stesso modo alcuni farmaci utilizzati per il trattamento dell'epilessia o della malattia di Parkinson possono ridurre la sudorazione e quindi la capacità del corpo di termoregolarsi.
Temperatura ideale. Ma qual è la temperatura ideale per l'uomo? Secondo gli scienziati la temperatura ideale per vivere bene è di 22°C: il corpo sta bene e il clima mite invoglia ad uscire, a fare attività fisica e a socializzare.