Si torna a parlare di Ogm. E a farlo, questa volta, non sono né gli scienziati nè gli ambientalisti. Bensì i diretti interessati: gli agricoltori.
In una lettera appello rivolta alle senatrice-scienziata Elena Cattaneo e a tutti i parlamentari chiedono “Libertà di ricerca scientifica e quella di impresa”. Ovvero: poter coltivare le loro terre (più o meno 30mila ettari di terreno) con piante Ogm.
Al momento, in Italia, non ci sono divieti espliciti nei confronti degli Ogm, ma la confusione legislativa è tale da rendere di fatto rischioso, per gli agricoltori, procedere con queste coltivazioni. E inoltre forte il rischio di incorrere in dimostrazioni o sabotaggi da parte degli oppositori più accaniti.
Pregiudizi
Al documento, corredato da 716 firme, ha risposto anche dalle pagine del Corriere della Sera Elena Cattaneo che scrive, tra l'altro: “Penso che in Italia la discussione si sia impantanata in quanto condizionata da pregiudizi ideologici e interessi di nicchia rispetto ai quali anche la più corretta informazione non riesce a incidere”.
Motivo in più per continuare a informare, nel modo più obiettivo ed equilibrato possibile. Sul numero di Focus Extra dedicato al cibo attualmente in edicola gli Ogm sono i protagonisti di un ampio servizio che cerca di far luce su pregiudizi, luoghi comuni e incertezze che ancora ruotano attorno alle piante geneticamente modificate. Ecco, che cosa scriviamo sull'argomento.
Gli agricoltori italiani vogliono le coltivazioni Ogm
In Italia coltivare Ogm non è proibito, ma le leggi sono confuse e i rischi troppo alti. Per questo gli agricoltori chiedono leggi migliori e più libertà.
