Scienze

Glaxo: medicine “open source”

Le formule a disposizione di tutti.

E se le migliori menti unissero i loro sforzi per combattere le malattie che flagellano il mondo, soprattutto quelle dei paesi meno sviluppati? Glaxo, una delle più importanti realtà farmaceutiche del mondo, ci sta provando con un progetto collaborativo in stile “open source”.

“Glaxo ha diffuso i dati di 13.500 composti chimici”

L'unione fa la forza - In informatica, il termine “open source”, è ormai entrato nel linguaggio comune: è un prodotto software con “sorgente aperto” nato dalla collaborazione di più autori che contribuiscono ad arricchirlo e tenerlo aggiornato e che, soprattutto, non costa un euro per chi lo utilizza. Adesso immaginati lo stesso concetto applicato ai prodotti farmaceutici. A dare il via a questo interessante “esperimento” è GlaxoSmithKline Corporation, il secondo gruppo farmaceutico a livello mondiale.

Contro la malaria - Glaxo ha deciso di rilasciare pubblicamente, per usare ancora un termine informatico, la formula di 13.500 composti chimici usati dall'industria farmaceutica per combattere la malaria. La speranza dell'azienda è di stimolare lo sviluppo di un farmaco per combattere la malaria, una malattia che colpisce ancora molti paesi dell'Africa, del Medio Oriente, e del sud dell'Asia e dell'America. Sempre nell'ottica della filosofia open source, la scoperta di nuove e ancora più efficaci cure non sarebbero di nessuna azienda, e quindi liberamente utilizzabili.

30 maggio 2010
Tag scienza - scienze -
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