La notizia corre online e riguarda New York: è in atto una guerra tra due dei suoi più grandi e prestigiosi giornali, il New York Times e il Wall Street Journal. Durante tre secoli, la Grande Mela ha visto molte lotte editoriali, ma riguardavano per lo più piccoli giornali, tabloid e magazine, ovvero testate non al livello di due tra i più grandi quotidiani del pianeta.
“Il Wall Street Journal si lancia nella cronaca”
Carta Canta - Inannzitutto c'è da notare che gli investimenti per l'editoria online, a New York e di conseguenza in tutta l'America, hanno un volume di affari e delle cifre a tanti zeri, ovvero è un mercato con numeri degni dell'editoria più classica. E quindi la torta da mangiare è ben ampia. Lo ha capito il Wall Street Journal, che ha lanciato una nuova sezione metropolitana per coprire le storie locali di tutta la città, non solo dell'area di Manhattan. Così si è posto in concorrenza diretta al New York Times, con l'obiettivo di diventare il primo giornale cartaceo nella città di New York. E, perché no, anche su Internet, grazie alla versione online che si amplifica con questa nuova sezione, locale, del giornale.
Online War? - La guerra tra i due big delle notizie pare quindi spaziare su due fronti: il cartaceo, dove il Wall Street Journal ha intenzione di mangiare dal piatto del concorrente: lettori, copertura del territorio urbano e, soprattutto, investimenti pubblicitari. È indubbio che le inserzioni pubblicitarie locali siano il motivo della guerra: gli inserzionisti apprezzano le pagine che hanno come bacino d'utenza i consumatori locali dell'area di New York e pertanto comprano spazi sui più apprezzati media del settore. E ciò riguarda sia le pagine cartacee, che le pagine web.
Infatti è il sempre crescente numero di lettori online e il nascente mercato dei dispositivi mobili, dall'ebook, all'iPad, agli smartphone, è il vero obiettivo finale degli editori newyorkesi. E, l'autorevole New York Times, si appresta a breve a esordire, come precursore, nella vendita di notizie attraverso i micropagamenti online: il PaidContent.