Scienze

Furto d'identità su Facebook? Evitalo così!

Come evitarlo

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Uno dei peggiori incubi di chiunque frequenti Facebook è venir derubato del proprio account e di tutti i dati personali. Ecco qualche consiglio per evitare di farti rubare il profilo e qualche "dritta" per rendere più sicuro il tuo accesso a Facebook.

"Per evitare il furto, bisogna prima di tutto navigare con molta accortezza"

L’incubo

Consigli della nonna - La maggior parte dei trucchi sono semplici misure di buon senso, delle accortezze da utilizzare per non facilitare troppo il compito del curiosone di turno. I soliti “consigli della nonna”, insomma. Non accettare, innanzitutto, richieste di amicizia di persone che non conosci e/o sospette. Ti sconsiglio, poi, di aprire link di dubbia provenienza anche se sono condivisi da amici. Se dovessi incorrere in una truffa, segnalala così che possa essere bloccata il prima possibile. Non autorizzare mai e poi mai applicazioni di cui non sei assolutamente certo: moltissimi account e informazioni personali vengono rubate proprio in questo modo.

Impostazioni “avanzate” - Alcune misure recentemente adottate da Facebook possono rivelarsi molto utili alla prova dei fatti. La prima mossa da fare per rendere effettivamente più sicuro il tuo account è quella di attivare la navigazione protetta: la pagina di login verrà caricata con il protocollo di sicurezza https e l’invio dei dati avverrà in forma criptata. Di certo non sei in una botte di ferro, però più sicuro rispetto al normale sistema di login. Per attivarla, basta accedere alle impostazioni di sicurezza del tuo profilo e abilitare la prima voce della lista.

Altolà... fatti riconoscere! - Il secondo passo per rendere ancora più sicuro il tuo account è quello di attivare le notifiche di accesso. In questo modo, quando ti colleghi al social da un computer o altro dispositivo “sconosciuto”, dovrai identificarlo con una sorta di username. Ogni volta che aggiungerai un nuovo dispositivo alla lista dei dispositivi identificati, ti verrà inviata una mail all’indirizzo di posta elettronica collegato al tuo account di Facebook. Stessa mail che verrà inviata nel caso in cui dovessi effettuare l’accesso senza identificare il dispositivo utilizzato. È un modo, insomma, per tenere sott’occhio da quale dispositivo sono stati effettuati gli ultimi accessi al tuo account Facebook. Attivi la funzione sempre dalle impostazioni di sicurezza, ma questa volta scegliendo la seconda voce della lista.

Codice di sicurezza - La terza mossa per mettere alla porta potenziali ospiti indesiderati è l’attivazione dell’approvazione degli accessi.

Questa operazione è complementare alle notifiche di accesso e richiede un ulteriore passaggio prima di poter accedere da computer “sconosciuto”. Dovrai, infatti, inserire un codice alfanumerico che verrà inviato al numero di cellulare che avrai autorizzato in precedenza. La procedura di attivazione, in questo caso, è leggermente più complicata. Ti verrà chiesto, prima di tutto, di inserire un numero di cellulare su cui ricevere i codici e, successivamente, di inserire un primo codice di sicurezza proprio per confermare il numero di telefono specificato. Una volta terminata questa procedura, gli accessi da dispositivi non riconosciuti potranno avvenire solo se hai con te il tuo cellulare.

Password temporanea - Un’interessante funzione di sicurezza è l'OTP. Il servizio One Time Password si rivela utile per chi deve collegarsi a Facebook da computer pubblici - per esempio quelli dell’università, di qualche albergo o internet point - e ti invia una password temporanea - valida per un unico accesso - al numero di cellulare autorizzato in precedenza. Basta inviare un semplice sms con scritto OTP a uno dei gestori telefonici che supportano il servizio - qui trovi il numero di telefono da utilizzare per uno dei tre operatori italiani - e nel giro di pochi secondi riceverai la password da utilizzare. Utilissima per evitare di digitare la propria password in computer che ritieni completamente insicuri. (sp)

Trucchi - Facebook Timeline e la gestione della privacy

7 ottobre 2012
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