Portare i soccorsi in aree colpite da catastrofi naturali, evacuare i feriti dove non arrivano le jeep o le ambulanze: sarà possibile grazie a un nuovo tipo di esoscheletro figlio della ricerca miliare. (Alessandro Bolla, 9 aprile 2009)
Un nuovo tipo di esoscheletro sviluppato da un’azienda americana consentirà anche ai meno allenati di ottenere prestazioni degne del miglior atleta. HULC (Dubbed the Human Universal Load Carrier), questo è il nome del dispositivo, consente infatti a chiunque di correre a oltre 16 km/h di velocità, quasi come un maratoneta, portando sulle spalle un carico di oltre 100 kg. A differenza degli esoscheletri realizzati fino ad oggi, HULC non ha un cavo di alimentazione, ma dispone di 4 batterie agli ioni di litio che gli garantiscono un’operatività di ben 96 ore.
Dove non osano le jeep Questa lunga autonomia permette di impiegarlo in zone dove non arriva la corrente elettrica, per esempio per portare soccorsi in aree colpite da calamità naturali impraticabili per i veicoli a motore.
HULC si indossa come uno zaino, si infilano i piedi nelle apposite staffe e si stringono le cinghie: l’impressione è quella di avere sulle spalle non più di 5 o 6 kg. Il carico viene assicurato al basto appoggiato alla schiena e il peso viene scaricato direttamente a terra senza gravare sul fisico di chi lo indossa. I movimenti umani sono amplificati da un sistema idraulico controllato da un computer e da una rete di sensori che rilevano velocità e stile di camminata del portatore.
Guerra e pace HULC è quindi un vero e proprio robot: come molti suoi colleghi nasce dalle ricerche in campo militare, ma potrà essere applicato con successo in situazioni, fortunatamente, molto lontane dai campi di battaglia.
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