Camminare sull'acqua? Facile! E possono farlo tutti: con i "trucchi" di Focus ci sono riuscite decine di persone a Riccione! Mayflower, un utente della community, aveva già scoperto la fisica dei liquidi "non newtoniani" oltre un anno fa. Ne aveva parlato nel Laboratorio di Focus.it, il forum più vivo, trafficato e interessante.
Ecco il racconto e le foto del "miracolo". E a fine pagina guarda il video.
Vuoi provare tu da casa? Ecco come si fa. (13 agosto 2008)
Che cosa c'è di più miracoloso che camminare sull'acqua? Eppure è proprio quello che, grazie a Focus, decine di persone hanno fatto all'Aquafan Riccione durante un convegno sulla felicità promosso da Aquafan, in una piscina speciale, preparata seguendo le istruzioni degli esperti della redazione. Più che nel camminare, i volontari si sono esibiti in salti e corse sull'acqua, perché il liquido miracoloso si solidifica all'istante (e torna liquido subito dopo) solo quando calpestato con un po' di forza. Chi cammmina lentamente sprofonda invece nel liquido (niente pericoli: la nostra piscina era profonda un metro). «Miracolo è una parola impegnativa», spiega Sandro Boeri, direttore di Focus, «ma non ne abbiamo trovate di più adatte. Non siamo però in competizione con i miracoli evangelici: questo è un miracolo col trucco, un miracolo scientifico».
METTI DA PARTE NEWTON Il segreto di questo effetto speciale è molto semplice: l'amido di mais, proprio quello che si usa per fare le torte. «Abbiamo realizzato un liquido "non newtoniano"», spiega Carlo Dagradi, giornalista di Focus: «un composto (nel nostro caso acqua, amido di mais e un po' del colorante che si usa per fare i ghiaccioli azzurri) che non si comporta in modo "normale" ma che, all'applicazione di una forza (un pugno o il camminarci sopra), diventa per qualche istante un solido. Al cessare della forza, in meno di un secondo torna liquido.» Questo comportamento è chiamato "non tissotropico": praticamente è il contrario di quello che fa il ketchup (ma anche il gel per capelli, o la vaselina...) che, quando è agitato, aumenta la sua fluidità risultando "più liquido".
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Ma come mai la miscela si comporta così? Il motivo è dato dalla forma e dalle dimensioni delle particelle di amido: sono molto piccole e hanno una superficie irregolare, e quando sono sospese nell'acqua tendono a "incastrarsi" l'una sull'altra. Se mescoliamo lentamente hanno il tempo di ruotare e scivolare l'una sull'altra, dando alla miscela l'aspetto liquido, ma se le agitiamo velocemente si "impacchettano" come le tessere di un puzzle tridimensionale e diventano un solido, che rimane tale fino a quando continuiamo a tenere la miscela in agitazione.
Abbiamo usato 6mila chili di amido di mais (il peso di un elefante) e 5.400 litri d'acqua. Sono stati miscelati con due betoniere, una da 350 litri di capacità e l'altra da 500 litri. Il lavoro, iniziato alle 6:30 di questa mattina, ha preso quasi 4 ore. Ci hanno lavorato due addetti all'amido e due all'acqua, caricata con secchi da 15 litri. La betoniera grande lavorava 6 sacchi da 25 chili per volta, la piccola 3. Al tutto abbiamo aggiunto 3 etti di colorante in polvere blu, lo stesso usato per i ghiaccioli all'anice, e così abbiamo dato alla miscela un bel colorino azzurro.
VUOI PROVARE? ECCO LA RICETTA MONODOSE Noi abbiamo fatto le cose in grande e riempito una piscina di 2,75 metri per 5,15, ma puoi realizzare la stessa miscela in casa usando un litro d'acqua e 1 kg e 250 grammi di amido di mais (si compra nei supermercati). Mescolandoli lentamente, in pochi istanti avrai il tuo liquido non newtoniano. Importante: l'amido di mais non contiene glutine e la miscela è assolutamente ecologica, si lava via con acqua e... lascia pure la pelle morbida! L'amido di mais è infatti presente in quasi tutte le creme cosmetiche.
MIRACOLI DA FARE IN CASA
1) Trappola per mani: inserisci una mano piano piano nel liquido e prova a estrarla velocemente. Il liquido la "tratterrà"...
2) Corazza per uovo: prendi un sacchetto da surgelati, riempilo per 2/3 con il liquido e mettici dentro un uovo crudo. Poi chiudi il sacchetto e fallo cadere da diverse altezze (fino al secondo piano di una casa: 6 metri!). Protetto dalla corazza liquida, l'uovo non si romperà.
3) Sabbie immobili: per questo gioco da fare in due servono due piccole tinozze (del tipo di quelle per raccogliere i panni lavati dalla lavatrice) con dentro 5 litri di miscela ognuna. Preparato il tutto, andateci dentro e iniziate a saltellare: il primo che affonda (perché smette di saltare) ha perso.
Ringraziamenti: un ringraziamento speciale a Luigi Garlaschelli, chimico ricercatore dell'Università di Pavia, che ci ha spiegato il funzionamento dei liquidi non newtoniani e ci ha fatto nascere l'idea dell'esperimento.