LIVE - SEGUI IN DIRETTA l'impresa di Felix Baumgartner e il suo storico tuffo.
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Felix Baumgartner, austriaco, classe 1969, di professione paracadutista estremo, è a un passo dal coronare un sogno coltivato per 5 anni: diventare l'uomo più veloce del mondo lanciandosi in caduta libera da 36.576 metri di altezza.
Dopo vari test e prove di volo concluse con successo negli ultimi mesi, se tutto andrà secondo i piani, martedì 9 ottobre Felix decollerà con una speciale capsula pressurizzata agganciata a un grande pallone a elio dal deserto del New Mexico. In poco meno di 3 ore raggiungerà la quota di lancio, effettuerà i controlli tecnici, depressurizzerà il suo guscio e si lancerà nel vuoto.
3 minuti per la gloria
E poi 3 minuti di volo libero, che secondo gli esperti potrebbero far superare a Felix la velocità del suono, (1193,4 km/h). L’onda d’urto creata dal suo stesso corpo sarà tremenda e per sopravvivere allo shock il paracadutista potrà solo assumere la posizione a proiettile con le gambe unite e le braccia perfettamente aderenti al corpo. Un piede fuori posto, una mano leggermente protesa verso l'esterno, e il corpo dell'atleta inizierà a roterare su se stesso a velocità altissima -fino a 120 giri al minuto – mettendo a rischio la sua vita. Se ciò si dovesse verificare, uno speciale paracadute si aprirà automaticamente tentando di fargli riprendere il controllo della situazione.
Avvicinandosi agli strati più bassi e densi dell'atmosfera Baumgartner rallenterà progressivamente la sua folle corsa: a 1500 metri di altezza aprirà il paracadute per atterrare a diverse decine di km dal luogo di partenza.
Durante la missione l'atleta sarà protetto da una speciale tuta di volo pressurizzata simile a quelle indossate dagli astronauti: un gioiello tecnologico che lo proteggerà dalle temperature estreme (fino a -50°) dei 36.000 metri di quota, ma anche dalla pressione atmosferica, che oltre i 18.900 metri è così bassa provocare una rapida espansione dei gas disciolti nel sangue con conseguenze letali.
Per amore della scienza
Il salto che catapulterà l'austriaco nella storia non è motivato solo dall'amore per il rischio e dal desiderio di battere un primato che resiste da oltre mezzo secolo - 52 anni fa Joe Kittinger, un colonnello dell’aereonatica americana, con gli scarsi mezzi tecnologici dell’epoca si lanciò da 35.000 metri di quota – ma anche dalla voglia di dare un contributo allo sviluppo delle tecnologie per l'esplorazione dello spazio. La tuta di Baumgarter e il suo stesso corpo saranno pieni di sensori che registreranno l’evoluzione dei suoi parametri vitali offrendo ai ricercatori materiale unico per approfondire gli effetti della velocità e dell’accelerazione su fisico e cervello.
Non solo: il suo volo potrebbe infatti essere utilizzato come primo test per un sistema di rientro d’emergenza degli astronauti e dei turisti spaziali.