Il social network dell’amicizia universale era sotto assedio ormai da settimane e, messo alle strette, ha deciso di cambiare le regole sulla gestione della privacy, prima che molti aficionados abbandonassero la sua nave poco sicura.
“Sarà più semplice gestire le opzioni della privacy e capire quail applicazioni e siti web usano le tue informazioni.”
Era ora! – Dopo il “mea culpa” degli giorni scorsi di Mark Zuckerberg per aver commesso dei “grossolani errori” relativi alla privacy, il malumore dei suoi più stretti collaboratori e la minaccia di un esodo in massa dei suoi abitanti il 31 maggio, Facebook decide di cambiare rotta sulla questione della privacy e annuncia (finalmente) nuove regole per semplificare la gestione della propria “riservatezza digitale” che saranno introdotte nelle prossime settimane.
Gradi dell’amicizia – La maggiore difficoltà nelle impostazioni della privacy su Facebook è che non sai mai con certezza quali informazioni saranno pubbliche. Perdersi tra le opzioni è un attimo, così la parola d’ordine di Zuckerberg & Soci è semplificazione. Sarà sempre possibile lavorare di “fino” per decidere più nel dettaglio chi può vedere cosa, ma adesso in pochi clic salteranno fuori tre opzioni chiare: condividere tutto con tutti (il mondo intero), anche con gli amici degli amici o solo con il proprio “entourage” di conoscenze. Tutto senza dover litigare con miriadi di liste da cui scegliere i fortunati con cui condividere i fatti propri.
Massimo riserbo – Quando fai amicizia con qualcuno o esprimi il tuo “ti piace” a qualche pagina pubblica, non è più un’informazione che deve essere necessariamente e immediatamente comunicata ai quattro venti. Facebook manterrà il massimo riserbo sulle tue connessioni rendendo così effettivamente private le tue attività sul network.
Museruola alle applicazioni – Infine, Zuckerberg promette un giro di vite sulle applicazioni e sui siti web che possono accedere alle tue informazioni. Molti sono contenti quando un giochino sbandiera a lettere cubitali sul profilo che è stato bravo raggiungendo un determinato traguardo, mentre altri non lo sopportano. Ebbene, pare che chi non desidera alcuna interazione con applicazioni e siti web potrà semplicemente “spegnerli” in modo che tengano la bocca chiusa per sempre.