Sempre più Facebook in casa Microsoft: un nuovo plug-in permette agli utenti di Outlook di conoscere lo stato e il profilo su Facebook dei propri contatti di posta elettronica. Ma le novità non si fermano qui: un misterioso uomo d’affari reclama la proprietà del sito, poco prima che l’invenzione di Zuckerberg sia quotata in Borsa.
“Microsoft integra il gigante dei social network nella posta elettronica e un newyorkese ne rivendica la proprietà”
Facebook su Microsoft – il programma di posta elettronica più diffuso al mondo, Microsoft Outlook, ha da poco lanciato alcune integrazioni per diversi social network: oltre al prodotto di casa Windows, Live Messanger, sono stati aggiunti: il professionale Linkedin e Myspace. E ora è il momento del re dei siti sociali: Facebook.
Come funziona - Si tratta di un plug-in che permette agli utenti del pacchetto Office di monitorare i propri contatti e sincronizzare le proprie email con Facebook. In pratica, sotto al contenuto della email, il programma di posta mostra le fotografie dei contatti e il loro stato su Facebook, così da permetterti di conoscere, via Outlook, gli aggiornamenti più recenti dei tuoi amici, senza bisogno di aprire il browser e collegarsi al sito.
Nuove grane per Zuckerberg – Il patron di Facebook ha nuovi problemi legali che lo attendono all’orizzonte. C’è infatti un inedito contenzioso legale aperto sulla proprietà: lo scorso 30 giugno tale Paul D. Ceglia ha intentato causa presso un tribunale dello stato di New York contro Zuckerberg: afferma di essere il legale proprietario dell’84% di Facebook, come riporta un contratto stipulato del 2003 tra il suddetto Ceglia e Mark Zuckerberg.
Sviluppo del sito – Secondo quanto afferma Paul Ceglia, il contratto era stato siglato da entrambe le parti per sviluppare un nuovo sito web, previo compenso di 1.000 dollari e buona parte delle future azioni, in caso di quotazione in Borsa. Facebook, il cui valore commerciale viene stimato in parecchi miliardi di dollari, si prepara a sbarcare a Wall Street nel 2011 e per questo Ceglia si è fatto avanti a suon di avvocati: in base a una clausola del contratto, l’uomo di New York avrebbe diritto all’84% delle azioni del più grande social network al mondo.