Scienze

Facebook: la privacy è sacra, scusateci

Mea culpa sulla poca privacy.

Svolta nella controversa questione privacy su Facebook, molti utenti si dichiarano intenzionati a lasciare il servizio, il giorno dell'abbandono si avvicina e il patron di Facebook risponde, in stile Steve Jobs, alle domande di uno smanettone.

“Il sito social annuncia cambiamenti sulla gestione privacy”

Risposta privata - Zuckerberg ha risposto a una mail privata di Robert Scoble, entusiasta fan del web 2.0, che gli ha chiesto il permesso per pubblicare la poco formale replica. Nella mail il CEO di Facebook ammette di aver commesso ultimamente dei grossolani errori, si dichiara molto disponibile a modifiche che rispondano alle effettive richieste degli utenti del sito e intende continuare a migliorare il servizio, annunciando prossime novità. Il caso è emblematico perché, almeno finora, il patron del sito più social del web ha sempre dichiarato, per mezzo di comunicazioni formali, il suo intento in una rete sociale sempre più pubblica, profilata e automaticamente connessa.

Sempre meno lo amano - Facebook sta cercando di risolvere la questione privacy, prima che l'emoraggia di utenti possa diventare incontenibile. Infatti secondo un recente sondaggio della società di sicurezza e consulenza Sophos, almeno il 60% del campione di 1580 utenti si dichiara intenzionato a lasciare prossimamente il servizio.

Imminente annuncio? - La risposta di Zuckerberg sembra l'antipasto della soluzione: nell'aria si annusa un prossimo annuncio o un lancio in grande stile, atto a risolvere la questione che, negli ultimi mesi, è andata esponenzialmente crescendo, fino a conquistare la copertina del Time.

24 maggio 2010
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