Tra qualche tempo anche la trasmissione di corrente elettrica sarà wireless, ossia senza fili. I primi risultati concreti presentati dalla Intel alla sua convention annuale. (Alessandro Bolla, 28 agosto 2008)
Preparate le forbici: presto si potrà tagliare anche l’ultimo filo che tiene legati al muro pc, telefoni cellulari e altri dispositivi elettrici. Qualche giorno fa Justin Rattner, capo supremo di Intel, ha dato una dimostrazione di come potrebbero venire alimentati i nostri apparecchi tra qualche anno. Rattner ha infatti acceso una lampadina da 60 watt (vedi video qui sotto), molto più di quello che serve per alimentare un comune pc portatile, a distanza, e senza ricorrere ad alcun cavo elettrico.
Non c’è trucco non c’è inganno. Questo straordinario risultato ottenuto con la collaborazione del MIT in seno al progetto WREL (Wirelss Resonant Energy Link), sfrutta lo stesso principio fisico grazie al quale un cantante lirico riesce a rompere un bicchiere di cristallo: il cristallo assorbe le vibrazioni (quindi l’energia acustica) generate dalla voce per una specifica frequenza, fino a quando, superato un certo limite, scoppia.
Scienza, non fantascienza. Trasferito in campo elettrico, questo principio richiama l’idea dell’induzione magnetica: la corrente proveniente dalla presa viene convogliata in una speciale antenna. Sul dispositivo da alimentare c’è una seconda antenna sintonizzata in modo da ricevere l’energia del campo magnetico che viene poi riconvertita in elettricità dal trasformatore. Lo sviluppo di queste tecnolgie prende spunto dagli studi condotti da Nikola Tesla tra la fine dell’800 e i primi del '900. Tesla fece costruire la torre Wardenclyffe, a Long Island, da dove, trasmettendo energia sottoforma di onde elettromagnetiche, era in grado di fare illuminare delle lampadine che si trovavano a chilometri di di distanza.