La fondazione Dyson ogni anno premia i migliori progetti che risolvono un problema pratico, quest'anno la scelta della giuria ha scelto i dispositivi che salvano vite umane. Il primo classificato è uno strumento per la sicurezza in mare.
“I riconoscimenti della fondazione Dyson premiano le invenzioni che risolvono problemi”
Vince un bazooka - Il primo premio è andato al Longreach bazooka, disegnato dal 24enne Samuel Adeloju. La giuria del Premio Dyson e i visitatori del sito hanno scelto questa innovativa arma salvavita che spara un salvagente verso i naufraghi in mare. Il Longreach bazooka è infatti utile in tutti quei casi in cui la distanza tra la persona che sta affogando e i soccoritori è grande e il tempo di azione per l'intervento è fondamentale: mentre i soccorsi si preparano a raggiungere il malcapitato, occorre fornire a chi sta affogando un supporto per rimanere a galla tra le onde. È allora che si interviene con il bazooka, che spara due bossoli che contengono i salvagente: può essere utilizzato a distanza, anche a bordo di un'imbarcazione o dalla riva così, una volta che il bossolo colpisce l'acqua, il salvagente si gonfia nelle vicinanze della persona in mare e lo aiuta a galleggiare per quei lunghi secondi in cui è in attesa di essere recuperato.
Senza sale - Gli altri premi che si sono piazzati sul podio sono: il SeaKettle desalination life raft e il REAX re-animation kit. SeaKettle è una scialuppa di salvataggio che include un sistema di desalinizzazione dell'acqua marina: un meccanismo pompa l'acqua del mare in una riserva che, attraverso una membrana in Goretex, permette al liquido di evaporare, trattenendo però le molecole di sale. Il vapore prodotto va a finire in delle sacche che sono così piene di acqua potabile che aiutano il naufrago a non morire disidratato, fino all'arrivo dei soccorsi.
Rianimazione automatica - Il terzo posto è invece andato a un'invenzione svizzera: un gilet che, tramite una tecnologia a muscolo elastico, esercita il massaggio cardiaco per rianimare il paziente colto da infarto. Così che chiunque, anche senza nozioni di primo soccorso, possa aiutarlo.