Scienze

A 3 minuti dalla mezzanotte

Le 23:57: così è rimasto il Doomsday Clock, l’orologio simbolico che misura il pericolo l'umanità e il pianeta Terra.

La nuove tensioni tra Russia e Stati Uniti, i test nucleari veri o millantati della Corea del Nord e la sostanziale debolezza delle misure prese per affrontare i cambiamenti climatici sono alcuni dei pericoli che corre il nostro pianeta - e soprattutto l'umanità. È per questo che gli scienziati che regolano il Doomsday Clock (l'orologio dell'apocalisse) hanno lasciato le lancette a "3 minuti dalla mezzanotte", ossia dalla fine del mondo, come nel 2015.

Armi atomiche e clima. «Se non cambiamo modo di pensare l'umanità sarà sempre in pericolo», afferma infatti Lawrence Krauss, del Board of Sponsor, ossia il pool di scienziati che ha definito i criteri che regolano l'orologio. Le lancette si sono allontanate dalla mezzanotte quando, l'anno scorso, è stato firmato l'accordo per il nucleare con l'Iran e si è lavorato a Parigi attorno ai temi del cambiamento climatico. Ma questi fatti positivi sono stati compensati (negativamente) proprio dalle incertezze degli accordi della Conferenza di Parigi, la COP21, dalle imprevedibili derive della Corea del Nord e dalle tensioni tra India e Pakistan (entrambi i Paesi sono "potenze nucleari").

Doomsday Clock 1947-2015: i numeri della colonna di sinistra sono "minuti prima della mezzanotte". © Fastfission

Pessimista? Sono in molti ad accusare di catastrofismo il lavoro del Bulletin of the Atomic Scientists, in particolare perché il numero complessivo di armi nucleari in dotazione alle potenze nucleari è progressivamente diminuito negli ultimi 30 anni. Gli scienziati del Doomsday Clock ribattono però che i "tre minuti alla fine del mondo sono un indice di realismo", considerate le tante guerre e tensioni locali e il rientro in pompa magna della Russia sullo scacchiere internazionale.

L'ora più bella. L'orologio dell'apocalisse nasce ufficialmente nel 1947 dal gruppo di scienziati (quasi tutti fisici che avevano partecipato al progetto Manhattan) che due anni prima avevano fondato il Bulletin of the Atomic Scientists, in seno alla Chicago University. Era l'alba dell'era atomica e il Bulletin (un primo tentativo di divulgazione in materia di nucleare) trattava in modo non tecnico temi legati alla sicurezza globale, rispondendo all'enorme interesse del pubblico.

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Ai tempi della Guerra Fredda la "mezzanotte" dell'orologio era la metafora della fine del mondo così come lo conosciamo e dell'umanità provocata da una guerra atomica mondiale: dal 2007, però, il Board of Sponsor ha stabilito di considerare altri fattori di rischio, come il cambiamento climatico.

Da quando esiste l'orologio, le lancette sono state spostate 21 volte: dal 1953 al 1960, quando i test nucleari di Usa e Urss raggiunsero l'apice, è il periodo in cui sono state più vicine alla mezzanotte, mentre tra il 1991 e il 1995 arretrarono fino a 17 minuti dalla mezzanotte.

23 febbraio 2016 Luigi Bignami
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