Scienze

Come facevano i dinosauri a portare in giro la loro stazza? Grazie alle ossa cave

Dinosauri teropodi e sauropodi svilupparono in modo indipendente ossa cave: serviva ad alleggerire i loro corpi tendenti al gigantismo e apportare più ossigeno.

Dinosauri alti come case di cinque piani avevano ossa cave come gli uccelli. Questa potrebbe sembrare una contraddizione, se non si considera il fatto che ossa piene o dense avrebbero ulteriormente appesantito il corpo dei sauropodi che altrimenti non avrebbero potuto raggiungere le loro grandi dimensioni.

Non solo: le sacche di aria contenute all'interno delle ossa cave lasciavano posto a una rete di vasi sanguigni che permettevano più ossigenazione e quindi più agilità rispetto ad altri rettili. Per questi motivi, avevano sacche aeree anche i teropodi, dinosauri carnivori da cui i moderni uccelli discendono, fra cui troneggiava il T. rex e che comprendevano il velociraptor. E queste furono adottate anche dagli pterodattili (rettili volanti), parenti dei dinosauri perché appartenenti al gruppo degli avemetatarsalia, rettili che si erano già diversificati dai coccodrilli.

C'è chi, le ossa, le aveva piene. Secondo gli autori di uno studio apparso su Nature – primo firmatario Tito Aureliano, ricercatore dell'Istituto di geologia dell'Università di Campinas in Brasile – le ossa cave di sauropodi, teropodi e pterodattili sono un esempio di convergenza evolutiva, dal momento che si sono evolute tre volte in modo indipendente in gruppi diversi.

Lo si capisce dal fatto che le specie più antiche di dinosauri o avemetatarsalia avevano ossa piene. Era il caso di sauropodi come Buriolestes schultzi e Pampadromaeus barberenai o del teropode carnivoro Gnathovorax cabreirai. Sono tutti dinosauri primitivi vissuti 233 milioni di anni di fa e provenienti dallo Stato brasiliano di Rio Grande do Soul. Sui loro fossili sono state effettuate scansioni micro-TC (tomografia computerizzata) che escludono la presenza di ossa cave e sacche aeree.

Quando sono arrivate le ossa cave? «Se poi i sauropodi e i teropodi svilupparono ossa cave, può essere stato all'inizio un adattamento ai climi caldi, utile anche per una maggiore agilità», sostengono i ricercatori brasiliani. La vascolarizzazione delle sacche aeree, permetteva un maggiore scambio di ossigeno e quindi termoregolazione.

«Dobbiamo immaginare i dinosauri respirare come gli uccelli», commenta Cristiano Dal Sasso, ricercatore del Museo di Storia Naturale di Milano, che non ha partecipato allo studio. «Gli uccelli non respirano come noi, i loro polmoni si prolungano infatti nelle ossa con le sacche aeree, fornendo loro ossigeno per un volo rapido e potente, ma anche lungo e di resistenza, per esempio quando sorvolano gli oceani in migrazione. Essendo gli uccelli dinosauri volatori (non estinti), dobbiamo riconoscere ai dinosauri non volatori (estinti) il merito di avere sviluppato un sistema fisiologico efficiente per muoversi sul terreno che poi venne riutilizzato per adattarsi al volo, con ossa leggere e di aiuto alla respirazione».

8 aprile 2023 Franco Capone
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