La polvere è composta di minuscoli frammenti di sostanze disgregatesi da tutto ciò che è presente nell’ambiente.
In una stalla, per esempio, la polvere è formata di terriccio, detriti di paglia e di granaglie, peli di animali, muffe, e persino scagliette di latte, se ci sono mucche da mungere. Nella polvere di una falegnameria sono invece abbondanti le particelle di legno. In un altoforno ci sono grandi quantità di ceneri e metalli. All’aria aperta, la polvere comprende per lo più sabbia, terra, pollini, frammenti di erbe, particelle di smog e di materie plastiche.
La polvere domestica, a parte il terriccio che ci si porta addosso entrando in casa, comprende piccole briciole di alimenti, muffe, cellule di sfaldamento umane, peli di cane o gatto, feci di acari, particelle di detersivo. Questo spiega perché una persona possa essere allergica alla polvere di un certo ambiente e non a quella di un altro.
La causa dell’allergia non è la polvere nel suo insieme, ma una delle sostanze che essa contiene. In Norvegia, per esempio, alcune persone diventano asmatiche quando respirano la polvere domestica. In realtà sono allergiche al merluzzo, che in quel Paese è comunemente conservato in casa e quindi presente in particelle anche nella polvere.