Da acquisti dell'ultim'ora al supermercato a ordinazioni sbagliate al ristorante, fino alla scelta tra due itinerari alternativi in macchina. A chi non è mai capitato di prendere delle decisioni in tutta fretta, salvo accorgersi poco dopo di essere stato troppo superficiale? Secondo la scienza sarebbe tutta colpa della dopamina, neurotrasmettitore prodotto dal cervello capace di regolare tempi e modi con cui portiamo a termine queste azioni.
Variazioni artificiali. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, un team internazionale di ricercatori di diverse università europee, tra cui l'Institute for Systems Neuroscience dell'università di Amburgo (Germania), ha osservato il comportamento di 31 volontari di sesso maschile a cui è stato chiesto di associare dei simboli astratti a ricompense. I partecipanti sono stati divisi tre gruppi, in modo da poter modificare artificialmente i livelli di dopamina presenti nel loro organismo. Nel dettaglio, nei primi due insiemi il rilascio della stessa è stato aumentato con la somministrazione di appositi farmaci, mentre il terzo ha ricevuto un placebo che ha mantenuto invariata la sua quantità.
Velocità vs precisione. Con l'aiuto di appositi modelli informatici e basandosi sui tempi di reazione dei partecipanti, gli scienziati hanno in seguito analizzato i processi decisionali e di apprendimento in relazione alla presenza di dopamina. Ebbene, a differenza che nel gruppo di controllo, in tutte le persone che avevano assunto farmaci il rapporto tra rapidità e precisione delle azioni veniva modificato in modo significativo, portandoli a essere più rapidi, ma anche a commettere più errori. In breve, quanto più velocemente agivano, tanto più si dimostravano imprecisi. Non è chiaro, tuttavia, se questo automatismo sia riscontrabile anche nelle decisioni non legate direttamente a delle ricompense, circostanza ancora da approfondire.
Modelli promettenti. Oltre a condizionare, tra le altre cose, l'umore e varie funzioni cognitive (come memoria e concentrazione), controllando la risposta motoria agli stimoli forniti al nostro organismo, la dopamina potrebbe essere l'ago della bilancia in grado di regolare due opposte tendenze: da un lato la volontà di reagire lentamente riducendo il margine di errore, dall'altro quella di risparmiare tempo compiendo azioni in modo rapido, ma rischiando di essere meno precisi.