Il linguaggio dei gesti non è universale: il significato di uno stesso segno cambia da paese a paese e addirittura da zona a zona all’interno di una stessa nazione. Ma dall’Università di Boston arriva un dizionario interattivo per evitare le figuracce. (Alessandro Bolla, 19 febbraio 2009)
Se mentre passeggiate per la strada incontrate qualcuno che vi fissa negli occhi, si appoggia il dito indice sulla labbra e poi si passa il pollice sotto la gola... iniziate a tremare e, se pensate di essere più veloci di lui, datevela a gambe. Al contrario se vi trovate in un locale affollato e rumoroso e qualcuno che si trova lontano da voi porta alla bocca la mano con pollice e mignolo aperti, avvicinatevi senza paura: probabilmente vi sta invitando a bere qualcosa. Se invece pollice e indice dell’interlocutore sono chiusi, come a stringere il manico di una tazzina, vi sta chiedendo di sorseggiare un caffè. E potremmo continuare...di gesto in gesto.
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IGestibolario |
E tu? di che gesto sei? Pubblica su iFocus, nel gruppo "iGestibolario", un video dei gesti che si fanno dalle tue parti, dicci di dove sei e spiegaci il significato. Ne vedremo delle belle.
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Un gesto vale più di mille parole. È la potenza della comunicazione non verbale che, in molti casi permette di sopravvivere, mangiare (cuccare?) e dialogare con persone di lingue e culture diverse. Ma attenzione a non commettere pericolose gaffe: lo stesso gesto può cambiare significato da un paese all’altro ma anche da una zona all’altra della stessa nazione. Qualche esempio? Muovere la testa avanti e indietro, in quasi tutti i paesi del mondo, vuol dire "sì", tranne che in Grecia, Bulgaria, Turchia e Jugoslavia dove significa l’esatto contrario. E se vi trovate in Russia evitate accuratamente di fare il segno di OK a chicchessia: si offenderebbe perchè da quelle parti è considerato un gesto ignobile. In Cina e in Giappone, se dovete indicare qualcuno, utilizzate tutta la mano: puntare l’indice è un gesto poco educato. Lungo le strade della Nigeria è bene non fare l’autostop utilizzando il gesto del pollice all’insù: nessuno vi offrirebbe un passaggio, poichè quel segno corrisponde al nostro dito medio alzato. Nel sud Italia alzare le sopracciglia è un segno di avvertimento, mentre al nord questo gesto viene utilizzato per indicare una persona furba e maliziosa. Allo stesso modo, in Sicilia, come in Grecia, muovere la testa dal basso verso l’alto significa “no”.
Gesti in webcam. Per risolvere i problemi di chi si affida al linguaggio dei gesti per girare il mondo arriva il gestibolario online: si tratta di un software sviluppato dall’Università di Boston capace di tradurre il significato di qualsiasi gesto nelle diverse lingue: basta collegarsi al sito www.bu.edu/asllrp/SignStream e ripetere davanti alla webcam il gesto di cui si vuole la traduzione. In un attimo si avranno le risposte. Il computer è infatti