
Due lunghe carote di ghiaccio, sono state estratte a 120 metri di profondità alla base del ghiacciaio del Colle del Lys, nel Gruppo del Monte Rosa. È il primo passo verso la costruzione di un archivio globale dei ghiacciai d’alta quota.
La perforazione dà il via ad un progetto promosso da EvK2Cnr, Cnr Università di Milano Bicocca che aiuterà gli scienziati ad analizzare i cambiamenti climatici intervenuti nell'ultimo secolo su ambiente montano e atmosfera, nonché ad avere un quadro di riferimento per prevedere le possibili variazioni future di clima e ghiacciai.
La campagna di perforazione del ghiacciaio alpino, orientata al recupero dei due preziosi reperti, si è svolta sul ghiacciaio del Lys, a quota di 4.153 metri. L'attività è condotta da un team coordinato da Valter Maggi del Dipartimento di Scienze Ambiente e Territorio dell'Università di Milano Bicocca e composto da personale di ENEA Brasimone (BO), Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, Corpo delle Guide 

Alpine di Alagna Valsesia (VC) e EvK2Cnr. "I ghiacciai alpini di alta quota sono degli archivi formidabili dei cambiamenti climatici ed ambientali nella regione europea - spiega Valter Maggi -. L'analisi stratigrafica delle due carote di ghiaccio raccolte in profondità, laddove l'elevato accumulo di neve permette una risoluzione stagionale delle misurazioni, contribuirà a comprendere in dettaglio l'evoluzione del sistema atmosferico dell’area alpina e ricostruire l’andamento delle precipitazioni nei cent’anni precedenti. La presenza del ghiacciaio in una delle aree caratterizzate da un elevato sviluppo industriale permette inoltre di valutare l’impatto delle attività antropiche sulle aree di alta montagna". L’attività di ricerca basata sul carotaggio dei ghiacci non polari rientra nei programmi di attività di NextData, progetto di Interesse Strategico del MIUR, coordinato dal Dipartimento Terra e Ambiente del CNR, dedicato alla misura, interpretazione e messa a disposizione dei dati ambientali e climatici in regioni d'alta quota e che ha lo scopo di ottenere informazioni sulla variabilità climatica naturale negli ultimi mille anni, di quantificare i cambiamenti in corso e di sviluppare scenari per i cambiamenti attesi nelle regioni montane nei prossimi decenni. In questo contesto, il carotaggio del Lys rappresenta il primo passo verso la costruzione di un archivio globale di carote di ghiaccio. 

“Creare un archivio permanente con carote di ghiaccio prelevate dai maggiori ghiacciai del globo – dichiara Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr - rappresenta il più importante investimento per lo studio delle ere passate in chiave paleoclimatica. Andare a fondo dei ghiacciai in alta quota permette di ricostruire anche i periodi più recenti delle trasformazioni avvenute in atmosfera e comprendere la graduale deposizione dei carichi inquinanti che hanno influenzato il clima, contribuendo a stabilire da quando e con quale incidenza i processi più impattanti hanno avuto luogo. Le operazioni di carotaggio che si sono svolte sul Colle del Lys hanno permesso anche di testare nuovi sistemi di perforazione che presto potranno trovare applicazione sia in Antartide che in altre regioni di alta quota del pianeta.
Vedi qui sotto il video delle operazioni: