Si è svolta a Trieste, il 31 agosto, la finale di FameLab Italia 2020, il talent-show della scienza rivolto a giovani ricercatori e studenti universitari nato nel 2005 nell'ambito del Cheltenham Science Festival, e che coinvolge oggi oltre 30 nazioni. Il vincitore di questa edizione è Marco Drago, padovano, ricercatore del Gran Sasso Science Institute (GSSI) dell'Aquila, che lavora sulla ricerca delle onde gravitazionali. Anzi, Drago è stato protagonista in prima persona della prima, storica rilevazione di queste onde (un evento etichettato GW150914, prodotto dalla fusione di due buchi neri), nel settembre del 2015. A Trieste, Drago ha vinto anche il Premio del pubblico, assegnato dagli oltre 300 spettatori presenti nella sala del Politeama Rossetti.
Il format della manifestazione prevede che ciascun finalista (erano 21) illustri con una presentazione di circa 3 minuti il tema di cui vuole parlare. In modo semplice e divertente, Drago ha raccontato come l'oro si produca, nell'Universo, dalla fusione di due stelle di neutroni, e come un singolo evento di questo tipo possa generare una quantità di oro pari a quasi 100 pianeti come la Terra. È, insomma, la danza di queste stelle densissime, la loro "storia d'amore", che culmina in una fusione in grado di generare incredibili energie, a produrre quell'oro che da sempre l'uomo ambisce possedere. Sono dunque le stelle di neutroni l'unica e sola pietra filosofale dell'Universo.
«È difficile definire le emozioni che provo in questo momento - ha detto Marco Drago appena conclusa la premiazione - ma devo dire che tutto FameLab è stato un percorso incredibile ed emozionante. Ti dà la possibilità di fare qualcosa che ti piace, parlare del tuo lavoro, entrare in contatto con la gente e di conoscere anche gli altri concorrenti, meravigliosi compagni di avventura da cui ho imparato molto». Adesso Drago dovrà confrontarsi con i vincitori delle altre nazioni in una finale internazionale per eleggere il campione di FameLab 2020.