Scienze

Un cuore fossile di 100 milioni di anni

Rinvenuto il cuore fossile di un pesce del Cretacico.

Fino a pochi anni fa si riteneva che non potessero esserci parti molli fossilizzate di organismi vecchi milioni di anni. La fossilizzazione, infatti, è un processo lungo, che avviene in condizioni particolari: dopo che le parti molli dell'organismo sono distrutte dai batteri, lo scheletro viene sostituito da sostanze inorganiche che ne mantengono la forma nel tempo.

Negli ultimi anni qualche reperto particolare è venuto alla luce, ma un cuore fossilizzato è davvero fuori dalla norma: ma è ciò che si è scoperto con il fossile perfettamente conservato di un pesce noto come Rhacolepis, che risale ad un periodo compreso tra 113 e 119 milioni di anni fa. La scoperta, pubblicata su eLife, è di un team di ricerca internazionale.

Il cuore fossilizzato è così ben conservato che è stato possibile farne una TAC per studiare anche le parti interne, come il “cono arterioso”, una specie di borsa conica che si trova in un angolo del cuore e che è importante per confrontare l’evoluzione di molti esseri viventi.

A sinistra il cuore del pesce (in rosso), a destra il risultato di una TAC che mostra la presenza di valvole del cuore. © Maldanis et al. (2016)

Affinché un organismo possa fossilizzare con le proprie parti molli è necessario che sia sepolto rapidamente dopo la morte: una situazione del genere si verifica, per esempio, in concomitanza con una frana, che in particolari circostanze inibisce l'azione dei batteri.

Verme (Hallucigenia) trovato nelle argilliti di Burgess. © Mary Parrish

Note ai paleontologi sono le Burgess Shale (argilliti di Burgess), nella British Columbia, in Canada, dove sono stati scoperti vermi dal corpo molle fossilizzati in rocce argillose insieme a crostacei.

I pesci della Santana Formation of Brazil sono stati tra i primi vertebrati a mostrare tessuti molli (stomaci e muscoli) conservati nel tempo. Nel 2000 girò voce della scoperta di un cuore fossilizzato di dinosauro della specie Thescelosaurus neglectus, ma analisi recenti hanno dimostrato che non si tratta del cuore ma di sedimenti che hanno preso la forma del cuore. Un cervello di un pesce di 300 milioni di anni, ben conservato, invece, venne scoperto nel 2008 negli Stati Uniti, mente in Australia vennero scoperti fasci muscolari di un pesce di 380 milioni di anni fa.

30 aprile 2016 Luigi Bignami
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