Gli scienziati del Fraunhofer Institute hanno prodotto una cornea artificiale a base di polimeri. Si tratta di un polimero oftalmologico creato in laboratorio, che si addatta in maniera precisa all’occhio umano.
“Un progetto europeo per produrre un impianto artificiale che si collega all’occhio umano”
Scoperta storica? – Il nome Joachim Storsberg non dice niente ai più, ma è lui il papà del nuovo polimero che potrebbe aiutare migliaia di pazienti in attesa di un trapianto di cornea in tutto il mondo. I danni alla cornea affliggono milioni di persone nel mondo e causano almeno 5 millioni di ciechi ogni anno, secondo i dati del WHO. Il risultato dell’Artificial Cornea Project, il progetto europeo che ha impegnato i ricercatori di tutto il continente per 3 anni, potrebbe risolvere in parte i problemi connessi ai trapianti e ridurre i tempi di attesa.
Come funziona – La cornea si deve legare al bordo dell’occhio, ma deve anche essere libera da cellule al suo interno. Per risolvere il problema è stato utilizzato un polimero molto usato per le operazioni oftalmologiche, che è stto adattato tramite altri speciali polimeri sui bordi. Con l’azione congiunta di una proteina per la crescita, il bordo modificato ha incrementato la crescita delle cellule nella zona periferica dell’impianto. Così le stesse cellule dell’individuo trattengono la cornea artificiale nella giusta posizione. Al centro della cornea le cellule invece non crescono e ci si vede attraverso. La cornea artificiale si muove liberamente con la palpebra e deve rimanere umida da entrambe le facce, per questo il polimero scelto è idrofobico e permette alle lacrime di lubrificarne la superficie .
In futuro occhi bionici - La fase sperimentale è ora terminata e la cornea artificiale ha passato tutti i test clinici previsti dai ricercatori. È attesa adesso una sperimentazione sui pazienti, da eseguire durante il 2010.