La storica casa automobilistica svedese, sull'orlo del fallimento, si è salvata grazie all'intervento di una piccola azienda olandese, ma anche grazie a tanti appassionati, come il blogger Swade Wade, che non hanno mai smesso di sostenerla nei momenti difficili alla General Motors.
“Swade Wade è stato premiato dalla Saab per il suo sostegno incondizionato”
Salvataggio in extremis - Saab, la storica casa automobilistica svedese, se l'è davvero vista brutta. Fondata nel 1937, fu acquistata nel 1990 dalla General Motors che decise nel 2009, a seguito della crisi che colpì il settore dell'auto, di venderla al migliore offerente. Pareva che nessuno fosse interessato, finché non si fece avanti la piccola società olandese Spyker che, per 74 milioni di dollari, le ha regalato una seconda vita nei Paesi Bassi salvandola dal baratro del fallimento.
Sostegno incondizionato - Una storia a lieto fine, crisi economica permettendo, che ha visto come protagonisti anche dei semplici appassionati sparsi ai quattro angoli del mondo che, al grido di “Save Saab”, hanno sempre dimostrato il loro affetto e supporto alle quattro ruote svedesi. Così Spyker, la nuova proprietaria di Saab, ha voluto ringraziarli istituendo il premio Saabs United Award che quest'anno è andato al blogger australiano Swade Wade che, dalle pagine del suo sito Saabs United, ha sostenuto il brand Saab in tutti questi anni. Jan Åke Jonsson, amministratore delegato del brand scandinavo, motiva così la scelta: “Swade ha svolto un ruolo da protagonista, all'inizio di quest'anno a livello mondiale, sia nei rally sia tramite il suo blog, dove ha sostenuto pubblicamente la società nel corso dei negoziati di vendita da parte di General Motors”. Il premio Saabs United Award sarà assegnato ogni anno a chi si distinguerà per il suo impegno nel sostenere la casa scandinava.