Gli odori sono sostanze chimiche che stimolano gli organi dell’olfatto. Quello della rosa, per esempio, è dato da una sostanza che si chiama “alfa-beta damacenone”. Tuttavia la scienza non ha potuto ancora elaborare una teoria generale degli odori perché: primo, la struttura delle molecole delle sostanze odoranti è estremamente varia; inoltre lo stesso tipo di odore può essere emanato da sostanze chimicamente molto diverse; e, ancora, una sostanza può avere odori diversi a seconda di quanto è concentrata.
Niente odori senz'aria. L’unica caratteristica comune è la volatilità: noi infatti possiamo percepire gli odori soltanto in quanto respiriamo l’aria che porta le molecole a contatto con le mucose olfattive nelle cavità nasali. È inoltre probabile che le sostanze odorose debbano anche essere solubili nei liquidi organici: quando giungono alle cellule dell’odorato avviene infatti una reazione chimico-fisica che provoca la stimolazione del nervo olfattivo. Lo stimolo, trasmesso al cervello, determina percezioni diverse a seconda della sostanza e della sua concentrazione, ma anche a seconda della nostra sensibilità e della nostra esperienza.