A temperatura ambiente, il mercurio si combina facilmente con molti metalli, fra cui l’oro, formando un amalgama. E maggiore è la quantità di mercurio, più l’amalgama risulta molle e pastoso, fino anche a presentarsi liquido. Se invece il contenuto di mercurio è basso, l’amalgama assume la consistenza di una massa metallica compatta, dura ma anche fragile.
Metodi di separazione. La formazione dell’amalgama d’oro viene sfruttata per l’estrazione del metallo dal minerale che lo contiene (in quantità pari a circa 10 grammi ogni tonnellata). La roccia viene frantumata e polverizzata in modo da liberare le particelle di metallo. Il mercurio è aggiunto alla miscela di roccia polverizzata e acqua (detta “pasta”) così da formare un amalgama con l’oro. Facendo passare la pasta sopra lastre inclinate di rame, l’amalgama si separa dalle particelle rocciose aderendo alle lastre, da dove viene raschiato a intervalli regolari. Parte del mercurio viene poi eliminato mediante spremitura, mentre il restante viene recuperato per distillazione, riscaldando l’amalgama.