), che
terremoti spaventosi si registrano in media una o due volte all’anno, che presenta degli
abissi marini che si spingono fino a 11.000 metri dalla superficie del mare. Cosa direste? Non vi sembrerebbe un pianeta da fantascienza? Eppure questo è il nostro pianeta. Che forse ha particolarità che non conosciamo fino in fondo…
Schiacciato e deformato
La Terra non è una sfera perfetta. E questo lo abbiamo studiato fin dalle scuole elementari. La forza centrifuga infatti, lo ha schiacciato ai poli allargandolo all’equatore. Ma forse non tutti sanno che se dovessimo disegnare

il pianeta in base al modo con il quale attira verso s’è gli oggetti la sua forma è molto diversa anche da una sfera schiacciata. Esso infatti, assomiglia all’immagine che vedete qui a sinistra (puoi ingrandirla cliccandoci sopra).
Le deformazioni sono legate alla presenza di masse magmatiche o di rocce di vario tipo che modificano la forza di gravità del pianeta, attraendo di più o di meno gli oggetti (in particolare i satelliti che hanno permesso di ottenere questo risultato) che si trovano vicino a quelle aree.
Gira da far girare la testa
A molti, quando lo scoprono, viene il mal di testa. Poiché la Terra compie un giro su se stessa in 24 ore, chi si trova all’equatore si muove in senso antiorario ad una velocità di
1776 chilometri all’ora. Quelle persone infatti, devono compiere circa 40.000 km (tanto è lunga la circonferenza del pianeta) in 24 ore. Chi si trova al Polo Nord o al Polo Sud invece, non si muove per nulla. E noi? Beh chi abita vicino a
Siracusa, che si trova grosso modo a 37° N gira ad una velocità di
1.334 km all’ora, chi invece si trova alla latitudine di
Bolzano, ossia a circa 46° N, si muove a
1.167 km all’ora. Ma non è tutto. La Terra infatti si muove attorno al Sole compiendo un giro attorno ad esso in 365 giorni. Per realizzare questo tour si muove ad una
velocità di 107.826 chilometri all’ora.
Un riciclo all'infinito
La Terra è davvero un pianeta che ricicla. Essa infatti è
nata circa 4,5 miliardi di anni fa, ma è difficilissimo trovare rocce molto antiche perché i movimenti geologici che hanno interessato la storia del pianeta le hanno più e più volte portate in profondità, trasformandole in magma. Questo poi o si è raffreddato sottoterra o è tornato alla luce sotto forma di lave che una volta raffreddatesi sono ritornate in ciclo un’altra volta. Questi processi che durano comunque milioni di anni hanno cancellato le rocce più antiche della Terra e dunque è assai complesso ricostruire gli eventi geologici più lontani.
Le lave dei punti caldi
Quando si parla di “punti caldi” della Terra non si fa riferimento ai luoghi del pianeta dove la temperatura è più alta (per curiosità la temperatura più elevata registrata è stata a El Azizia, in Libia con un valore di 57,8°C), bensì a quei vulcani la cui lava non è legata a fenomeni geologici particolari (come lo scontro delle zolle), ma proviene direttamente dal profondo del mantello terrestre.
Da quei punti la lava sale in continuazione anche per milioni di anni edificando vulcani con dimensioni mostruose.
(

)
Il vulcano delle
Hawaii per esempio,
si eleva dal fondo del mare per oltre
10.000 m elevandosi così per più di 1.000 m rispetto all’Everest. Sulla Terra di punti caldi simili a quello delle Hawaii ve ne sono circa 100, anche se molti oggi non emettono più lave.
Guarda anche: