L'estate astronomica del 2023 scatta mercoledì 21 giugno alle ore 16:58 (ora italiana): è il solstizio d'estate, il giorno più lungo. Da adesso in poi le giornate si accorciano. L'estate meteorologica, invece, è iniziata come di consueto il 1° di giugno e terminerà il 31 di agosto.
Il 21 giugno 2023 è dunque la giornata più lunga dell'anno in termini di ore di luce: il crepuscolo, cioè l'intervallo di tempo in cui la luce del Sole è ancora indirettamente visibile in atmosfera, è andato via via prolungandosi nei mesi scorsi, e adesso inizierà a ridursi fino al minimo del solstizio d'inverno, mercoledì 22 dicembre alle 04:27.

Dopo l'equinozio di primavera, il dì - cioè quella parte del giorno in cui c'è luce - continua ad allungarsi ogni giorno fino al solstizio d'estate: dopo quella data le ore di luce cominciano a diminuire tornando infine pari a quelle di buio in concomitanza con l'equinozio d'autunno. Nell'emisfero boreale (il nostro) estate e inverno astronomici iniziano nei giorni di solstizio, in cui le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo, all'opposto di quanto avviene nell'emisfero australe.

Perché la data del solstizio non è fissa? Il momento del solstizio ritarda di circa 6 ore l'anno per via del fenomeno della precessione degli equinozi (lo spostamento dell'asse attorno al quale la Terra compie la rotazione giornaliera) e torna artificiosamente al punto di partenza ogni 4 anni, quando arriva l'anno bisestile che risistema le cose (come nel 2020): è un artificio inventato per evitare il progressivo scostamento tra il calendario e le stagioni. E questo è anche il motivo per cui il solstizio d'estate cade il 21 giugno quasi sempre... tranne quando cade il 20!

Che cosa vuol dire solstizio? Dal punto di vista astronomico, il solstizio - dal latino sol (Sole) e -sistere (fermarsi) - è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo cammino apparente, il punto di declinazione (altezza) massima o minima (massima, nel caso del solstizio d'estate). Il Sole culmina allo zenit, nel punto più alto rispetto all'orizzonte del suo percorso annuale. In particolare, il giorno del solstizio d'estate, in tutti i luoghi che si trovano a 23°27' di latitudine nord, i raggi del Sole a mezzogiorno cadono a perpendicolo. Il fenomeno è dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre, la stessa ragione per cui abbiamo le stagioni.