Sembra una barzelletta, ma è una notizia made in Usa: il capo dei capi della LifeLock, azienda specializzata nel contrastare i furti di identità, ha pubblicizzato il suo business pubblicando, online e non solo, i suoi dati personali. Il risultato? Gli hanno rubato l'identità ben 13 volte.
“Mr. Davis ha fatto uno spot usando i suoi dati veri”
Famigerata assistenza sociale - Per incrementare il fatturato della LifeLock il signor Davis ha pubblicato in homepage il suo numero di Previdenza Sociale, che è probabilmente il dato sensibile con maggior valore negli Stati Uniti d'America: è alla base di qualsiasi richiesta o sottoscrizione di documenti, crediti, servizi. Sia pubblici, che privati.
Aggressiva campagna pubblicitaria - Non contento di ciò, si è anche prodigato in una campagna di pubblicità sul campo. Il manager è andato in giro a distribuire l'importante dato personale a chiunque incontrasse: il numero di previdenza era stampato sui volantini e serigrafato sulle pareti di un camion a spasso per le strade.
Il risultato - Come riporta il giornale locale Phoneix News Times, il povero Signor Davis non ha però fatto un'ottima pubblicità al suo business, anche se ora tutti ne parlano: gli hanno rubato l'identità 13 volte. Coi suoi dati i delinquenti hanno aperto conti, crediti, con importi di centinaia o poche migliaia di dollari.
E ora chi si fida? - La LifeLock, che come riporta il giornale non ha voluto commentare l'argomento, promette ai propri clienti americani di controllare che nessuno riesca a rubare la loro identità per commettere crimini. I servizi sono molteplici e passano dal controllo delle linee di credito aperte, alla cancellazione da elenchi pubblici e privati eventuali dati sensibili e personali, al controllo delle residenze passate, delle liste di proscrizione bancarie e via dicendo. E, se comunque vi rubassero l'identità, la LifeLock vi assicura un rimborso fino a un milione di dollari. Chissà se l'azienda li ha versati anche al suo manager.