Ogni sisma o eruzione vulcanica avvenuta sulla Terra negli ultimi cinquant'anni è ora visibile in una mappa animata e interattiva: Eruptions, Earthquakes & Emissions (E3) è stata realizzata dal Global Volcanism Program dello Smithsonian, con il contributo della NASA e della US Geological Survey. È pensata per studenti e divulgatori ma anche per geologi esperti e ricercatori, che possono scaricare i dati relativi a ciascun evento da un unico, completo e prezioso database.
approccio archeologico. L'applicazione web è stata realizzata a partire dalle informazioni raccolte da decine di stazioni di monitoraggio, e fa parte del tentativo più ambizioso di tracciare ogni eruzione o terremoto degli ultimi 10.000 anni, basandosi su testimonianze scritte ma anche su documenti meno istituzionali come i diari di bordo delle navi (quelli dell'esploratore e navigatore del '700 James Cook furono vere miniere di informazioni in questo senso).
Emissioni vulcaniche. Il periodo tracciato, che va dal 1960 al 2016, è naturalmente quello sul quale si hanno più informazioni: a partire dal 1978, per ogni eruzione vulcanica si possono osservare (indicate con un bollo verde) anche le emissioni di anidride solforosa liberate in atmosfera, il terzo gas più abbondante negli eventi eruttivi.
Non si vedono invece le emissioni di vapore acqueo e CO2, perché queste sostanze sono già presenti in abbondanza in atmosfera; non è quindi possibile distinguere il contributo del singolo vulcano dal "rumore di fondo". Cliccando su ogni bollo verde è possibile osservare un'animazione in time-lapse delle emissioni di anidride solforosa catturate dai satelliti, con il loro percorso in atmosfera, trasportate dai venti.
L'energia della Terra. Cliccando sui simboli dei vulcani (triangolo arancione) e dei terremoti (puntini azzurri) si possono invece trarre informazioni sulla loro localizzazione e intensità. La dimensioni dei triangoli indicano l'esplosività delle eruzioni; quella dei puntini, l'intensità del terremoto (quelli di magnitudo inferiore a 5 non sono riportati).
Un pianeta che pulsa. Anche se per il singolo eruzioni e terremoti possono sembrare eventi rari, guardandoli nel loro insieme si individuano facilmente gli archi vulcanici, si vede cioè che questi eventi sono localizzati nelle zone di confine tra placche tettoniche, e che si verificano seguendo una sorta di ritmo, come se il pianeta respirasse o - come dicono gli autori dell'animazione - "pulsasse".
Questo strumento potrebbe essere quindi di estrema utilità per provare a stimare i tempi e i luoghi delle prossime eruzioni vulcaniche (leggi anche perché non si possono prevedere i terremoti).